Gli hacker cinesi sono riusciti a violare 400 computer del governo americano
Un'operazione attribuita ad un team hacker cinese ha compromesso 400 computer del Dipartimento del Tesoro. Nel mirino i dossier del comitato che si occupa d'investimenti stranieri.
Un attacco informatico attribuito al gruppo di hacker cinesi sponsorizzati dallo stato, noto come Silk Typhoon o UNC5221, ha colpito il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, esponendo dati sensibili e mettendo in pericolo la sicurezza nazionale. Secondo un rapporto di Bloomberg, i cybercriminali hanno compromesso oltre 400 computer portatili e desktop, molti dei quali appartenevano a dirigenti di alto livello coinvolti in sanzioni, affari internazionali e intelligence. E' solo l'unica di una lunga lista di attacchi informatici di alto profilo attribuiti alla Cina: ad ottobre, poco prima delle elezioni, era emerso che anche i telefoni di Donald Trump e JD Vance erano stati compromessi, nell'ambito di una vasta operazione condotta dagli hacker vicini a Pechino.
Quanto all'attacco contro il Dipartimento del Tesoro americano, trai dati rubati figurano nomi utente, password e oltre 3.000 file contenenti informazioni su viaggi, organigrammi, materiali relativi a sanzioni e metriche sugli investimenti esteri. Tuttavia, i sistemi classificati e le email del Dipartimento sembrano non essere stati violati.
NEL MIRINO IL COMITATO CHE MONITORA GLI INVESTIMENTI ESTERI
Gli hacker hanno concentrato i loro sforzi sui materiali riguardanti il Committee on Foreign Investment, che valuta le implicazioni di sicurezza relative agli investimenti esteri negli Stati Uniti. Nonostante la gravità dell’incidente, non ci sono prove che i cybercriminali abbiano cercato di nascondersi nei sistemi per raccogliere informazioni a lungo termine o che abbiano lasciato malware dietro di loro.