Un’analisi onesta del triangolo amoroso formato da Kate, Sawyer e Jack: cos’ha aggiunto (davvero) a Lost?

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU LOST Ok, devo essere sincera. Quando ho iniziato la scrittura di questo articolo ho pensato che mi era capitata tra le mani una bella patata bollente perché Lost è (meritatamente) una delle serie più amate nella storia della televisione. Quasi un mostro sacro intoccabile per gran parte del pubblico e… Leggi tutto »Un’analisi onesta del triangolo amoroso formato da Kate, Sawyer e Jack: cos’ha aggiunto (davvero) a Lost? The post Un’analisi onesta del triangolo amoroso formato da Kate, Sawyer e Jack: cos’ha aggiunto (davvero) a Lost? appeared first on Hall of Series.

Jan 22, 2025 - 17:37
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Un’analisi onesta del triangolo amoroso formato da Kate, Sawyer e Jack: cos’ha aggiunto (davvero) a Lost?

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU LOST

Ok, devo essere sincera. Quando ho iniziato la scrittura di questo articolo ho pensato che mi era capitata tra le mani una bella patata bollente perché Lost è (meritatamente) una delle serie più amate nella storia della televisione. Quasi un mostro sacro intoccabile per gran parte del pubblico e dei fan. Credo infatti che nessuno possa negare che sia un capolavoro che è resistito agli anni, alle generazioni e all’inevitabile avvento di nuove opere che provano a eguagliarlo e dal quale sono state tratte tantissime idee e spunti.

Lost può essere paragonata a un’avanguardia artistica. Ha preceduto, ha dato il passo, ha innovato e rivoluzionato. Simbolicamente, è stata come un blocco di marmo plasmato dalle mani di Michelangelo o il primo quadro espressionista di Van Gogh. Da lì non si torna più indietro. Non importa quante volte la possiamo guardare e riguardare. Avrà sempre qualcosa di inedito da offrirci e da raccontarci. E più la osserviamo, da tutte le angolazioni possibili, più ci sembra ogni volta semplicemente perfetta.

Ecco perché, cari lettori e lettrici, mi sto per imbarcare in un’impresa ardua nell’analizzare quello che è, forse, l’unico difettuccio di questa serie tv. E scrivo difettuccio volontariamente. Per provare a renderlo un puntino piccolo nel quadro d’insieme della narrazione. Nel corso della mia vita ho visto Lost due volte, a distanza di molti anni tra la prima e la seconda (circa 20). Ma ricordo con una lucidità estrema che la differenza principale tra le due visioni fu proprio la mia opinione in merito a Jack, Kate e Sawyer.

Rammento, ad esempio, che nel lontano 2004-2005 ero una convinta sostenitrice di Jack, del suo modo di fare e del suo approccio razionale e responsabile come leader del gruppo di sopravvissuti. Sicuramente la sua professione di neurochirurgo lo aiutava a essere altruista e disponibile nei confronti di tutti, con diplomazia e testardaggine. E ammiravo il suo coraggio e la sua risolutezza nei momenti più difficili. Le prime interazioni tra lui e Kate erano quindi ai miei occhi la giusta dose di romanticismo e di dolcezza che Jack in qualche modo meritava. Una coccola in mezzo a quella tragedia senza fine. E la cosa era reciproca. Kate aveva un temperamento e una storia passata completamente diversi. Era tormentata, individualista, diffidente, bugiarda, quindi la personalità del medico e le sue premure servivano a darle equilibrio. A condurla sulla strada della redenzione e della stabilità.

Kate e Sawyer
Credits: ABC Signature

Al contrario, vedevo Sawyer come un tipetto arrogante e fastidioso. Egoista e lievemente sadico. Probabilmente non lo avevo compreso pienamente oppure ero semplicemente fuori di me dato che, oggi, è il mio personaggio preferito di Lost insieme a Desmond. Pertanto la relazione altalenante tra lui e Kate mi risultava poco convincente per non dire seccante, dato che la ritenevo un’idea un po’ banale degli sceneggiatori di accontentare il pubblico. Il “bad boy” Sawyer, bello e dannato, insieme alla “bad girl” Kate, altrettanto bella e dannata. Non c’era nulla di chiaro nel loro rapporto, più carnale che intellettuale, anche se i due sapevano capirsi vicendevolmente e condividevano un passato simile, per certi aspetti. Ma se il sentimento tra la ragazza e Jack mi sembrava maturo e sincero, soprattutto da parte di quest’ultimo, non potevo dire lo stesso di quello tra lei e Sawyer.

Faccio un salto temporale, tanto caro a questa serie, e approdo nel 2024 nel momento in cui rivedo gli stessi protagonisti da adulta. Ed è qui che ho dovuto ricredermi su questo triangolo tanto discusso quanto…necessario. Provo a spiegarmi meglio. È indiscutibile che Sawyer si sia veramente innamorato di Kate e la dimostrazione più evidente l’abbiamo vista in una situazione ben precisa. Stiamo tutti pensando a quella sequenza, vero? All’elicottero che sta finalmente lasciando l’isola, ma che sta terminando il carburante e quindi ha bisogno di un carico più leggero. E così Sawyer decide di buttarsi in mare pur di garantire la salvezza di Kate e degli altri suoi compagni. Questo è amore, c’è poco da aggiungere.

Ma è anche la classica scelta impulsiva che sul momento pare quasi irrazionale e senza senso, ma che a distanza di tempo si rivela essere l’origine di un grande cambiamento. E sì, perché senza questo gesto estremo, Sawyer non sarebbe tornato sull’isola, non avrebbe approfondito la conoscenza di Juliet e, di conseguenza, i due non si sarebbero fidanzati. Non so se voi siate grandi fan di questa coppia come lo sono io ma dal mio punto di vista la relazione Kate-Sawyer è stata necessaria al fine di raggiungere questo scopo e di introdurre il filone narrativo dedicato a Juliet e Sawyer.

Del resto è ciò che accade anche a noi ogni giorno. Ciò che abbiamo scelto tanto tempo fa, nel bene o nel male, si ripercuote sulle nostre esistenze attuali. È un qualcosa che sembra prevedibile nel breve periodo ma che non lo è nel lungo. Funziona più o meno così nella vita, no? Quello che ci accade è sempre segnato da un confine sfumato tra coincidenze, scelte e destino. L’intreccio tra Kate e Sawyer non lo reputo quindi un difetto della serie ma un pregio, anche se posso capire la delusione di coloro che volevano vederli insieme fino all’ultimo episodio.

Il finale di Jack e Kate
Credits: ABC Signature

È importante a questo punto soffermarci per un attimo proprio sul finale di Lost. Infatti quando Jack fa il suo ingresso nella chiesa per ritrovare i suoi amici, è Kate colei che si avvicina, lo prende per mano e lo fa sedere su una delle panche dell’edificio. I due sono lì, uno accanto all’altro, sorridenti e sereni. In pace. Questo momento secondo me è simbolico tanto quanto quello dell’elicottero di Sawyer, perché ci ha dato la risposta definitiva a tutti i nostri interrogativi su questo discusso triangolo amoroso.

Ho sempre ritenuto ambiguo il comportamento della ragazza nei confronti dei due pretendenti eppure la mia sensazione, sin dall’inizio della serie, è stata inspiegabilmente quella di vedere amore negli occhi di Kate ogni volta che guardava Jack. Non Sawyer. Ricordiamo che era persino gelosa di lui quando il dottore ha avuto un breve flirt con Juliet. Questa era una sensazione che però si scontrava ogni volta con gli accadimenti narrati.

Come ho scritto poco sopra, il sentimento di Jack nei confronti di Kate era chiaro come il sole, trasparente sia nelle parole che nei fatti. Quello di Kate invece poteva essere solamente interpretato, ma senza certezze o conferme. Fino al tanto discusso finale che in qualche modo ha tranquillizzato gli animi di coloro che sostenevano questa coppia. Io stessa mi sono sentita sollevata dato che anche durante il secondo rewatch di Lost ho continuato a tifare per loro, nonostante gli alti e i bassi e gli evidenti problemi una volta fatto ritorno a casa. Ero dispiaciuta per entrambi e desideravo assistere a un lieto fine, seppure agrodolce.

Jack e Sawyer
Credits: ABC Signature

L’unico aspetto negativo della gestione di questi tre personaggi lo possiamo invece riscontrare nelle dinamiche tra Sawyer e Jack. I due infatti da un certo momento in avanti sembravano agire unicamente per conquistarsi il “trofeo” Kate. C’era qualcosa di infantile nei loro discorsi e nei loro atteggiamenti e questa di certo è stata una caduta di stile per una serie così ben scritta come Lost. Ma anche qui c’è un però. La rivalità tra i due uomini infatti è stata funzionale nel mettere in risalto l’evoluzione e la maturazione del personaggio di Sawyer. Quest’ultimo ha mantenuto il suo carattere ribelle e beffardo fino alla fine. E va bene così. Ma è anche riuscito nell’impresa non certo semplice di far pace con sé stesso e di provare rispetto e persino amicizia per Jack.

Cosa rimane invece di Kate? La ragazza si è sempre mostrata uno spirito libero e indipendente perciò a conti fatti avrebbe potuto proseguire la sua storia in solitaria, impegnata principalmente nella crescita di Aaron. È in effetti è ciò che è accaduto. Ma quel finale con lei e Jack vicini all’interno della chiesa è amore eterno nel vero senso della parola. I due staranno insieme per l’eternità, le immagini ci raccontano questo, esattamente come Sawyer e Juliet seduti dietro di loro. In questo triangolo dunque c’è stata confusione e tanta sofferenza per tutti e tre i personaggi. Ma c’è stata anche dolcezza, condivisione, complicità, amicizia. E amore. Immortale, proprio come Lost.

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