Musk e Twitter, la SEC torna sulla scalata e porta Elon davanti ai giudici per 150 milioni

A tre anni di distanza, il rischio che la denuncia della SEC sia inutile è alto

Jan 16, 2025 - 13:49
Musk e Twitter, la SEC torna sulla scalata e porta Elon davanti ai giudici per 150 milioni

Elon Musk e la SEC, ci risiamo. L'uomo più ricco al mondo è protagonista di un procedimento civile promosso proprio in queste ore dall'authority americana della Borsa alla Corte distrettuale di Washington. Musk, secondo l'accusa, ha ottenuto un arricchimento ingiusto di 150 milioni di dollari ai danni di alcuni azionisti nell'ambito dell'acquisizione di quello che ai tempi si chiamava ancora Twitter (sempre che di "arricchimento" si possa parlare, per l'uomo da 400 miliardi di dollari...).

I fatti, com'è noto, risalgono al 2022, all'inizio della "scalata" di Musk a Twitter. Il sudafricano comprò in una delle primissime fasi più del 5% di azioni comunicando la mossa con oltre 10 giorni di ritardo sul termine previsto dalla normativa. Trattandosi di un evento di borsa, l'agenzia titolata a vigilare e poi, eventualmente, a intervenire è proprio la SEC, anche se con provvedimento che arriva con notevole ritardo e in un momento storico e politico non proprio ideale per questo genere di azioni.

Dunque, Musk avrebbe dovuto dichiarare di aver accumulato più del 5% di azioni della rete sociale entro il 24 marzo 2022, invece lo ha fatto 11 giorni più tardi, il 4 aprile 2022, quando a seguito della notizia il valore delle azioni di Twitter è cresciuto immediatamente del 27%. In quel lasso di tempo però Musk comprò altre azioni del social, molte altre, a prezzi inferiori rispetto a quelli che avrebbe avuto se la notizia fosse stata pubblica nei tempi previsti dalla legge: da qui il vantaggio economico che la SEC ha stimato in circa 150 milioni di dollari.


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