Logitech G PRO X TKL RAPID, la recensione: la rivoluzione degli switch magnetici regolabili si fa con il software

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Jan 21, 2025 - 18:08
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Logitech G PRO X TKL RAPID, la recensione: la rivoluzione degli switch magnetici regolabili si fa con il software

Esteticamente e anche a livello di usabilità base, la Logitech G PRO X TKL RAPID è molto simile ai modelli del passato. Anche troppo simile: se non fosse per la piastra in metallo, ben visibile sul modello bianco protagonista di questa recensione, è facile da confondere con la già citata G PRO X TKL LIGHTSPEED. Anzi, a dirla tutta anche andando indietro di 5 anni, non è che sia cambiata molto dalla G PRO X Gaming Keyboard che testai nel 2020.

Il formato è il TKL, ovvero una tastiera completa a cui è stato rimosso del tutto il tastierino numerico. Il layout è USA International, ovvero una fusione fra il nostro ISO con tasto Invio verticale e i formati USA e UK. I tasti sono tutti al loro posto, e di conseguenza non dovete rimparare a digitare. Mancano però le lettere accentate, e i simboli associati ai numeri non sono gli stessi del layout italiano.

I tasti lasciano passare la luce dei LED sottostanti, e si tratta di un'illuminazione bella potente, con colori pastello accesi e piacevoli. Volendo i simboli sono ben visibili anche tenendo tutto spento. Non ha molto senso tenere la retroilluminazione spenta però: la G PRO X TKL RAPID è una tastiera solo cablata. Niente Wi-Fi, niente Bluetooth e niente batteria integrata.

È un espediente, quello dell'assenza di modalità d'uso senza fili, che è servito a non far decollare troppo il prezzo, vista la presenza per la prima volta di speciali switch meccanici magnetici regolabili.

A bordo ritroviamo anche tutti i comandi multimediali tipici della serie TKL: potenziometro per il volume sotto forma di cilindro ruotante in alto a destra, alla sua sinistra comandi fisici per mutare il volume, per scorrere fra le tracce in riproduzione o per avviarle e stopparle. Tutto a sinistra troviamo anche il comodissimo pulsante per attivare la Modalità Gioco, regolabile da software ufficiale Logitech G, e un tasto per regolare l'intensità della retroilluminazione.

Logitech non ha diffuso schemi costruttivi di questa nuova variante, ma non dovrebbero esserci grosse novità rispetto al passato. Gli stabilizzatori, fissati alla piastra in metallo, sono buoni e non troppo rumorosi. Il grosso del lavoro lo fanno gli switch integrati. Sono lubrificati in fabbrica, e le sonorità sono buone. C'è chi fa di meglio, ma come detto in altre recensioni, Logitech G solo di recente sta muovendo timidi passi verso sonorità più eleganti e soluzioni costruttive più da "keyboard enthusiast".

Gli switch sarebbero anche removibili, ma provando a installare altri modelli magnetici (come gli AKKO Cream Yellow Magnetic Switch) si scopre che la tastiera è pensata per funzionare unicamente con quelli. C'è da dire che sono perfettamente integrati con il software di Logitech G, e installarne altri di tipo magnetico avrebbe "sballato" tutti i valori di riferimento. Non che si senta l'esigenza di cambiarli, anzi, ma comunque di switch magnetici iniziano a essercene diversi in circolazione, e offrire più libertà all'utente non avrebbe guastato.

Il polling rate è lo stesso di tutti gli ultimi modelli: 1.000 Hz. Nel campo dei mouse Logitech si sta portando avanti, con dispositivi come il PRO X SUPERLIGHT 2 DEX che arriva a 8.000 Hz, ma sulle tastiere per ora ci va cauta. Fin troppo.

Ultima nota su dimensioni e peso: 357 x 150 x 38 mm, con doppi piedini posteriori per usarla a 0°, 4° o 8° e un peso totale di 970 grammi circa.

Veniamo alla cosa davvero interessante: gli switch magnetici. Logitech G non ha specificato di quali interruttori si tratti, ma è possibile, viste le caratteristiche, che si tratti dei RAESHA Red. Sono dotati di una forza di attuazione di 35 gf (e i RAESHA sono 30 ± 10 gf) e di una corsa totale di 4 mm. Ma la cosa più importante di uno switch, soprattutto nell'ambito gaming, è la distanza di attuazione.

Ecco, la vera figata degli switch magnetici è che permettono di regolare la distanza di attuazione. Cosa significa? In soldoni, potete far sì che l'interruttore si attivi prima o dopo, decidendo manualmente dopo quanti millimetri di corsa si deve effettivamente attivare. Una possibilità del genere influenza non solo il gioco: di fatto con un clic potete passare da distanze di attuazione più adatte alla digitazione (pari o superiori a 2 mm) a distanze più brevi (sotto i 2 mm), adatte quindi al gaming.

Non solo: se la distanza media di attuazione di 2 mm che caratterizza tantissimi interruttori meccanici non fa per voi, con switch magnetici non c'è più bisogno di cambiare interruttore, ma basta cambiare un'impostazione da app!

Come vi dicevo in apertura però, la TKL Rapid di Logitech non è certo l'unica a offrire qualcosa del genere. Negli scorsi mesi abbiamo provato modelli quali la VARMILO Muse65, la LUMINKEY Magger 68 HE o la AKKO MOD 007B HE, ma tutte queste hanno una cosa in meno della TKL Rapid: un software decente, immediato da usare e in italiano.

Aprendo G Hub e selezionando la sezione Interruttori Analogici, si scopre che la regolazione della distanza di attuazione non è l'unica personalizzazione concessa dagli switch magnetici:

  • Punto di azionamento: è appunto la sezione che permette di regolare la distanza di attuazione. C'è il comodo tasto "Seleziona tutti i tasti" per regolare il comportamento di tutta la tastiera contemporaneamente. Altrimenti potete divertirvi a regolare ogni singolo tasto.
  • Trigger rapido: avete un tasto che dovete premere a ripetizione in un gioco? Attivando trigger rapido potete indicare la posizione in cui un tasto deve essere sollevato per poter essere reimpostato. Potete quindi non solo far sì che si attivi più rapidamente del solito, ma anche che si resetti, e che quindi possa essere riattivato, con largo anticipo. Anche qui stesso discorso: potete applicare rapidamente il trigger rapido a tutta la tastiera o solo a tasti specifici.
  • Priorità chiave: opzione molto particolare, che richiede l'attivazione di trigger rapido. Sapete cosa succede diminuendo tantissimo il punto di azionamento dei tasti? Che commettete più errori, premendo tasti che non vorreste premere. Con Priorità chiave potete risolvere. Se vi rendete conto che per premere, per esempio, la U, premete spesso per sbaglio anche la Y, potete impostare U come tasto a massima priorità e far sì che l'altro non risulti mai premuto. Sì, è un po' complicato, tant'è che anche Logitech lo spiega nel dettaglio su G Hub. Fra l'altro in alcuni giochi l'opzione di Priorità chiave è vietata.

C'è un'altra "follia", nascosta però nella sezione Assegnazioni, quella che permette di rimappare tutta la tastiera. Premendo su un tasto da rimappare si aprirà un menù con varie opzioni; fra queste c'è Rimappa azione multipla. Cosa permette di fare? Con questa potete abbinare due funzioni a un singolo tasto, funzioni che si attivano a seconda dell'intensità con cui lo premete. Potreste per esempio mettere la funzione classica del tasto a una distanza di attuazione classica (1,5 o 2 mm) e un'altra funzione, magari una macro o una combinazione di tasti, nel caso si arrivi fino alla fine della corsa del tasto (4 mm).

Sì, è una follia, e vi avevo avvertito. Una follia potentissima, che permette di trasformare radicalmente la tastiera e anche il modo in cui la usate. Ci vuole però tantissima esperienza e tanta pazienza per padroneggiare uno strumento del genere. Dovete abituarvi a questi switch, dosare la forza delle dita e imparare a capire quanto spazio percorrete con la pressione del tasto.

Come ogni tastiera Logitech G che si rispetti poi ha anche il G-Cambio, che è un livello (un layer, come spesso indicato nei software non italiani) aggiuntivo di assegnazioni personalizzate. Avete presente cosa succede alla pressione di FN, no? Ecco, stessa cosa, solo che decidete voi quale tasto innesca il G-Cambio e quali assegnazioni mettere in questo livello personalizzato. Ah, e poi a ogni tasto potete abbinare 5 diverse funzioni, senza scomodare le funzionalità magnetiche né il G-Cambio. Basta aggiungere modificatori ed eventi (come pressione, attesa o rilascio) e gli oltre 80 tasti si trasformano potenzialmente in 400.

Dulcis in fundo, la Modalità gioco, quella che potete attivare premendo anche il pulsante fisico che si trova in alto a sinistra sulla tastiera. Serve semplicemente per disattivare uno o più tasti mentre giocate, così anche se li premete per errore non avranno alcun tipo di effetto. Di default la modalità disattiva anche il tasto Windows.

Tutto questo può poi essere salvato nella memoria integrata, che ha 3 profili dedicati su cui salvare tutte le impostazioni che vi pare. Torna utile in caso non vogliate avviare ogni volta G Hub o in caso giochiate in trasferta portando con voi la TKL Rapid.

Insomma, il software, unito agli switch magnetici, sono il vero punto di svolta di questo prodotto. Peccato sia indietro sotto altri punti di vista, perché un giocatore, competitivo o meno, qui può trovare cose affatto banali con cui personalizzarsi l'esperienza di gioco.

Le TKL di Logitech G non sono mai costate poco. Logitech G PRO X TKL RAPID di listino costerebbe 199,99€, e non è disponibile una variante ISO ITA. Se non altro su Amazon si trova già a 40€ meno (anche qualcosina in più), un prezzo sicuramente più accessibile. Il modello senza fili, sprovvisto però degli switch analogici magnetici, costa ancora 229€. È disponibile in 3 colori: bianca, nera classica o il super rosa Logitech che avete visto nelle foto (è il mouse PRO X SUPERLIGHT 2 DEX). Al momento della stesura dell'articolo la tastiera risulta esaurita sullo store ufficiale Logitech G.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Logitech G, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

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