Il prezzo di Bitcoin si mantiene solido sopra i $106.000: cresce l’ottimismo tra i trader
L'indice del dollaro si raffredda mentre l'agenda economica di Trump incoraggia i mercati.
Il prezzo di Bitcoin supera stabilmente i $106.000, beneficiando del calo dell’indice del dollaro e dell’ottimismo sui mercati. Nonostante l’assenza di annunci sulle criptovalute da parte di Trump, segnali positivi emergono da regolatori e dirigenti del settore.
Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Il prezzo di Bitcoin recupera dopo il pullback: le novità sulla regolamentazione crypto
Bitcoin ha registrato un rialzo significativo negli ultimi giorni, mantenendosi sopra i $106.000. Questa ripresa arriva dopo un calo temporaneo che aveva preoccupato molti trader.
Il contesto generale dei mercati finanziari, influenzato dall’inizio della nuova amministrazione Trump, sembra supportare un sentiment positivo, nonostante l’assenza di specifiche dichiarazioni sulle criptovalute.
Il 21 gennaio, l’indice del dollaro USA (DXY) ha continuato a scendere, stabilizzandosi leggermente sopra quota 108, dopo aver raggiunto un picco di due anni il 15 gennaio.
Questo raffreddamento ha favorito non solo i mercati azionari, ma anche il settore delle criptovalute. Storicamente, un calo del DXY è spesso correlato a una crescita del prezzo di Bitcoin e di altre valute digitali.
Le quali vengono percepite come alternative valide per proteggersi dalla svalutazione della moneta fiat.
In questo contesto, i principali indici azionari americani, come l’S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq, hanno registrato guadagni rispettivamente dell’1,21%, 0,82% e 2,79%.
Questi aumenti sono stati attribuiti all’ottimismo dei mercati verso l’agenda pro-business di Trump, che promette politiche favorevoli alle imprese e un possibile allentamento delle tensioni commerciali internazionali.
Il rimbalzo di Bitcoin e l’assenza di annunci crypto da parte di Trump
Il prezzo di Bitcoin (BTC) ha guadagnato il 3,8%, raggiungendo un massimo intraday di $107.240. Tuttavia, non è riuscito a superare il massimo storico del 20 gennaio di $109.588.
Molti analisti ritengono che il rally sia stato favorito dalla stabilizzazione dei mercati e dal rinnovato interesse degli investitori istituzionali.
Nonostante il sentiment positivo, molti trader si sono detti delusi dall’assenza di un ordine esecutivo specifico da parte del Presidente Trump sulle criptovalute.
Durante il suo discorso inaugurale, non è stato fatto alcun riferimento a Bitcoin o a una possibile strategia per una riserva nazionale di asset digitali.
Questa omissione ha sollevato dubbi sulle reali intenzioni dell’amministrazione Trump in merito al settore crypto, considerando che durante la campagna elettorale diverse lobby avevano sostenuto finanziariamente la sua corsa alla Casa Bianca.
Ad ogni modo, nonostante le perplessità iniziali, il 21 gennaio ha portato buone notizie per gli investitori crypto.
La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha annunciato la formazione di una nuova task force per sviluppare un quadro normativo chiaro sugli asset digitali.
Guidata dal commissario Hester Peirce, da tempo sostenitrice delle criptovalute, questa task force rappresenta un passo importante verso una regolamentazione più favorevole e meno frammentata.
Anche il commissario Mark Uyeda, nominato presidente ad interim della SEC, è visto come una figura che potrebbe portare maggiore equilibrio nel dibattito regolamentare.
Questa mossa ha acceso speranze per un futuro più chiaro e stabile per gli investitori e le aziende operanti nel settore.
Banche e aziende pronte per l’adozione delle criptovalute
Un altro elemento di ottimismo è stato offerto dalle dichiarazioni del CEO di Bank of America, Brian Moynihan, durante il World Economic Forum di Davos.
Moynihan ha sottolineato come le banche siano pronte a implementare i pagamenti in criptovalute, a condizione che il quadro normativo fornisca le necessarie garanzie:
“Abbiamo già centinaia di brevetti sulla blockchain e siamo pronti a entrare in questo campo se le condizioni lo permetteranno.”
Inoltre, Moynihan ha aggiunto che l’adozione delle criptovalute potrebbe rappresentare una rivoluzione significativa per il sistema finanziario globale.
Queste parole si allineano alle previsioni di Matt Hougan, Chief Investment Officer di Bitwise, che ha più volte sostenuto che l’ingresso delle aziende nel mercato di Bitcoin potrebbe avere un impatto molto maggiore di quanto previsto dagli analisti.
Ad ogni modo, nonostante alcune incertezze a breve termine, il futuro di Bitcoin appare promettente.
Con l’inizio del 2025, le dinamiche macroeconomiche globali, il rafforzamento delle infrastrutture crypto e l’aumento dell’interesse istituzionale stanno creando un terreno fertile per ulteriori crescite.
L’attenzione ora si sposta sulla capacità delle istituzioni regolamentari e degli stakeholder del settore di collaborare per costruire un ecosistema solido e sostenibile.
Per gli investitori, il consiglio rimane quello di monitorare attentamente sia le politiche economiche globali che gli sviluppi normativi nel campo delle criptovalute.
In un contesto in cui i mercati sono sempre più interconnessi, Bitcoin sembra destinato a rimanere un punto di riferimento per gli investitori alla ricerca di alternative valide e innovative.
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