Google sfida l'UE: no al fact-checking obbligatorio

Google rifiuta di conformarsi alla nuova legge UE sul fact-checking, aprendo un confronto con Bruxelles.

Jan 17, 2025 - 09:42
Google sfida l'UE: no al fact-checking obbligatorio

In quello che potrebbe sembrare un atto di sfida alle istituzioni europee, Google ha annunciato che non si adeguerà alla nuova legge sul fact-checking in arrivo. La notizia, riportata per la prima volta da Axios, ha suscitato scalpore e un acceso il dibattito sul ruolo delle Big Tech nella lotta alla disinformazione online.

In una lettera indirizzata alla Commissione Europea, Kent Walker, presidente degli affari globali di Google, ha dichiarato che l'integrazione del fact-checking "semplicemente non è appropriata o efficace per i nostri servizi". La società ha inoltre ribadito la validità del suo attuale approccio alla moderazione dei contenuti, sottolineando il successo ottenuto durante le elezioni globali dello scorso anno.

Google ha sempre mantenuto una certa distanza dal fact-checking tradizionale, preferendo investire in tecnologie di moderazione automatica e intelligenza artificiale. L'azienda cita, ad esempio, la nuova funzionalità di YouTube che consente ad alcuni utenti di aggiungere note contestuali ai video, un sistema simile alle Community Notes di X (ex Twitter).


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