Giganti della tecnologia sotto pressione per le donazioni record a Trump
Senatori Warren e Bennet chiedono spiegazioni sulle donazioni milionarie di Big Tech all'inaugurazione di Trump
I senatori statunitensi Elizabeth Warren (D-MA) e Michael Bennet (D-CO) hanno puntato i riflettori sulle recenti donazioni milionarie fatte da grandi aziende tecnologiche in occasione dell'inaugurazione del presidente eletto Donald Trump. In lettere indirizzate a colossi come Amazon, Apple, Google, Meta, Microsoft, OpenAI e Uber, i legislatori esprimono preoccupazioni sul fatto che queste generose contribuzioni possano nascondere tentativi di evitare regolamentazioni, limitare controlli e guadagnare favori dall’amministrazione in arrivo.
Negli ultimi mesi, aziende come Google, Microsoft, Apple e Meta, insieme ai loro amministratori delegati, hanno donato somme considerevoli: 1 milione di dollari ciascuno per finanziare l’evento inaugurale di Trump. Anche Uber e il suo CEO, Dara Khosrowshahi, hanno contribuito con cifre simili. Secondo quanto riportato dal New York Times, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, sta addirittura organizzando un party esclusivo in occasione dell’insediamento.
Queste cifre superano di gran lunga quelle donate per l’inaugurazione di Joe Biden nel 2021. Documenti della Federal Election Commission mostrano, ad esempio, che Uber aveva contribuito con 1 milione di dollari, ma Apple si era limitata a 43.200 dollari, mentre né Meta né OpenAI avevano partecipato. Questo incremento significativo di contributi verso Trump solleva molteplici interrogativi sulla motivazione delle aziende.