. è il nuovo album di Myss Keta. A Vanity Fair si apre fra amore, figli e maschera
Myss Keta è tornata oggi con un nuovo album che si intitola . [sì, proprio il punto grammaticale]. Il perché è semplice: “Intanto perché mi diverto a scegliere titoli che gli altri non sceglierebbero. Poi perché voglio che sia chiaro che in questo lavoro è il mio punto di vista a essere protagonista“. Sempre a […] L'articolo . è il nuovo album di Myss Keta. A Vanity Fair si apre fra amore, figli e maschera proviene da Biccy.
Myss Keta è tornata oggi con un nuovo album che si intitola . [sì, proprio il punto grammaticale]. Il perché è semplice: “Intanto perché mi diverto a scegliere titoli che gli altri non sceglierebbero. Poi perché voglio che sia chiaro che in questo lavoro è il mio punto di vista a essere protagonista“.
Sempre a Vanity Fair, Myss Keta ha parlato di amore (“sono innamorata di tante cose, in primis di me stessa“); di figli (“in questo momento la M¥SS è molto concentrata sul fare la M¥SS. E poi sono già madre di tutti i ketamini“) e della maschera che indossa: (“Se mi hanno chiesto di togliermi la maschera? Forse non ci sento da quell’orecchio. La Myss esiste solo con la maschera. Se mi è mai venuta a noia? Mai. La maschera mi rende autentica, anche se può sembrare una contraddizione in termini, e forte: quando la indosso posso fare qualsiasi cosa in potenza. Mi sono domandata perché mi regali queste sensazioni ed ecco la risposta: agli essere umani servono piccole sofisticazioni per liberare ancora di più sé stessi, dalle maschere degli attori dell’antica Grecia a quelle di carnevale o di certe manifestazioni folkloristiche. “Fornitori e artigiani restano segreti“).
Myss Keta: “Hanno provato a omologarmi. Sanremo? Non mi sono proposta”
“Quando ti butti nel mondo con un personaggio particolare e divisivo come quello della M¥SS – c’è chi mi ama e chi non mi capisce proprio –, la pressione affinché tu sia comprensibile alla lettura di tutti è forte. Ti viene fatto capire che devi omologarti alle strade già battute. Non mi è mai stato detto esplicitamente, in faccia, perché implicherebbe un confronto adulto e maturo. È una spinta esercitata in maniera più sottile, laterale“.
E su Sanremo (che ha fatto in qualità di ospite duettante nel 2020 al fianco di Elettra Lamborghini), ha aggiunto: “Quest’anno no. Non avevo una canzone papabile e non volevo forzarmi. Il Festival è un momento culturale pop davvero importante e credo che l’unico modo di affrontarlo sia con il pezzo giusto, sanremese ma senza snaturare sé stessi“.
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