Carlo Conti risponde alle polemiche su Emis Killa e su Tony Effe

L’argomento è spinoso, la risposta non troppo incisiva. Durante il round di domande dei giornalisti, al termine dell’ascolto delle canzoni di Sanremo 2025 (le nostre pagelle), a Carlo Conti vengono chiesti lumi sull’opportunità di avere in gara Emis Killa, in quanto amico e socio di Luca Lucci, capo ultras milanista finito al centro di un’inchiesta della Procura milanese.

Non spetta a me giudicare. Non faccio il giudice, con quale autorità devo dire ‘ci deve essere non ci deve essere’. Io scelgo le canzoni. Secondo me, la canzone di Emis, come quella di Fedez, come quella di Tony Effe, di Elodie e di Lucio Corsi, tutte le 30 canzoni sono meritevoli di essere su quel tavolo (…) Non può essere una discriminante per me dire ‘tu si e tu no’ perché hai delle amicizie (…) A me interessa come si comporterà su quel palco. Il resto non lo devo controllare io. Non è una cosa che riguarda me (…) Non spetta a me, sento la canzone”

ha dichiarato Carlo Conti, incalzato dalla giornalista Maria Elena Barnabi che gli faceva notare che quella di Emis Killa non è una semplice amicizia. E’ vero sì che conta la canzone ma è anche vero che, secondo questo ragionamento, chiunque potrebbe essere in gara a Sanremo, anche un pluripregiudicato (non è il caso di Emis Killa). E il codice etico Rai?

Il brano di Tony Effe

Altro argomento dibattuto è la presenza di Tony Effe per via del suo repertorio musicale. Conti spegne sul nascere eventuali polemiche derivanti dal brano del trapper che, in un verso, dice: ‘mi alzi le mani, poi ti vuoi scusare’.

Conti afferma:

In generale, meglio se le mani non si alzano, se non le alza un uomo, se non le alza una donna… Se poi in un testo di una canzone, com’è successo tante volte in passato, si usano delle espressioni forti questo fa parte della libertà artistica di ogni artista

Il possibile conflitto di interesse di Giorgia

Nel corso dell’incontro, si è parlato anche dell’ipotetico conflitto di interesse di Giorgia, testimonial di uno degli sponsor del Festival (Tim). Il conduttore e direttore artistico del Festival ha fatto sapere che il problema non c’è perché lo scorso 15 gennaio è scaduto il contratto che legava l’artista alla compagnia telefonica.

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