Bitcoin: MicroStrategy acquista ancora BTC per $250 milioni
MicroStrategy continua ad aumentare le proprie riserve di BTC, mentre la difficulty di mining sale. Intanto la prevendita esplosiva di WEPE vola a $47 milioni.
Jan 14, 2025 - 14:22
Nonostante il ribasso generale del mercato delle criptovalute dell’ultima settimana, con BTC che ha toccato ieri 91.000 dollari, MicroStrategy continua a dimostrare la sua fiducia nell’asset principale del settore.
Ieri la società ha infatti speso quasi 250 milioni di dollari per acquisire altri 2.530 BTC. Intanto anche la difficulty di mining per Bitcoin è aumentata e, secondo i dati di CoinWarz, si trova al massimo storico di 110,45 trilioni. Anche questo può essere visto come un segnale rialzista per BTC o tutto il contrario?
Intanto la prevendita di Wall Street Pepe vola a 47,7 milioni di dollari, preparandosi a un’esplosione con il listing, mentre c’è chi già sostiene che questa meme coin a tema rana possa essere la prossima PEPE.
Nella giornata di ieri MicroStrategy ha di nuovo acquistato BTC, mentre l’asset toccava un nuovo minimo annuale inferiore a 91.000 dollari. Dopo l’acquisto più modesto di circa 100 milioni di dollari della scorsa settimana, il più grande detentore aziendale di Bitcoin al mondo ha sborsato questa volta quasi 250 milioni di dollari per acquisire 2.530 BTC.
La scorta totale è cresciuta fino a raggiungere esattamente 450.000 BTC, acquistati a un prezzo medio di 62.691 dollari. Dopo il crollo di ieri, oggi BTC si è ripreso guadagnando il 3,37% nelle 24 ore e attestandosi al momento sopra i 96.000 dollari.
Anche il prezzo di MSTR ha subito un colpo su scala mensile, del 20% da metà dicembre, dopo l’inclusione della società nel NASDAQ 100. In questo momento anche la difficulty di BTC è aumentata: ci si chiede se si tratti di un segnale rialzista o ribassista.
Aumenta la difficulty di mining di BTC: è l’ottava volta consecutiva
Nonostante l’attuale stato del mercato delle criptovalute, i miner di Bitcoin stanno avendo ancora più difficoltà a produrre blocchi e a gestire le loro operazioni. La difficulty di mining di Bitcoin ha raggiunto il massimo storico, ma un evento ancora più notevole è che questo aumento è l’ottavo consecutivo, il che potrebbe significare diverse cose per la nascente rete di criptovalute.
I dati della piattaforma di analisi CoinWarz mostrano che l’attuale difficoltà di mining di Bitcoin è al massimo storico (ATH) di 110,45 trilioni. Questa modifica ha avuto luogo il 13 gennaio all’altezza del blocco 878.976, rappresentando un incremento dello 0,61% rispetto al valore precedente.
La difficulty di mining di Bitcoin indica quanto sia difficile estrarre un nuovo blocco sulla rete: la regolazione avviene ogni 2.016 blocchi, circa ogni 14 giorni, per garantire che questi vengano estratti in media ogni dieci minuti.
Questo valore deve aumentare per garantire che i blocchi non vengano generati troppo rapidamente: la difficulty è aumentata del 6,29% negli ultimi 30 giorni e del 19,99% negli ultimi 90 giorni. Tuttavia, i dati di CoinWarz indicano che il prossimo aggiustamento, che avverrà nei prossimi 13 giorni, porterà la difficoltà dal suo massimo storico di 110,45 trilioni a 109,54 trilioni, con un calo dello 0,83%.
I dati storici mostrano che picchi consecutivi nella difficulty di Bitcoin potrebbero essere considerati un segnale rialzista o ribassista. Secondo un report di Coindesk, a un certo punto durante l’ultimo ciclo rialzista, la difficoltà di Bitcoin ha assistito a nove aggiustamenti positivi consecutivi.
L’ultimo ha coinciso con il massimo del mercato, Bitcoin (BTC), che ha raggiunto i 69.000 dollari a novembre 2021 e, in seguito, è iniziata la fase ribassista. Tuttavia, nel 2018, Bitcoin ha apportato modifiche simili senza riprendersi come nel 2021.
Dopo che BTC ha raggiunto il suo massimo del mercato rialzista a 20.000 dollari a dicembre 2017, la rete ha apportato 17 modifiche positive consecutive fino a metà del 2018. Al momento della successiva modifica negativa, BTC valeva circa 6.000 dollari: ciò significa che mentre la difficulty di mining di Bitcoin è aumentata, il valore di BTC è diminuito.
Nel ciclo attuale, la diffiiculty di mining di Bitcoin ha iniziato questo trend rialzista il 9 ottobre a 92,04 trilioni ed è aumentata altre sette volte negli ultimi 96 giorni. Sebbene gli analisti insistano sul fatto che BTC sia ancora in un ciclo rialzista e abbia spazio per crescere, l’asset è in difficoltà dall’inizio dell’anno.
Di conseguenza è necessario aspettare e valutare cosa potrà accadere per l’asset: al momento BTC è in ripresa. Intanto nuovi progetti si affacciano all’orizzonte, facendo ben sperare i loro investitori: è il caso di Wall Street Pepe.
La prevendita di Wall Street Pepe è a $47 milioni: in arrivo il nuovo PEPE?
Wall Street Pepe ($WEPE) è una nuova meme coin a tema rana che sta riscuotendo un grandissimo successo nella sua prevendita, infatti è al momento a 47,7 milioni di dollari, grazie anche all’apporto delle balene crypto che hanno creduto fermamente nella roadmap del progetto.
Ciò che desidera il team è dare ai trader in fase iniziale gli stessi strumenti di quelli esperti: a questo scopo di dovrà detenere WEPE, il token nativo ora in presale, per poter accedere all’Alpha Trading, ovvero un mix di strategie di investimento, intuizioni di trading e chiamate alpha.
I detentori entreranno poi a far parte della WEPE Army, la community ufficiale del progetto, e inoltre è prevista la creazione di un gruppo privato che include competizioni settimanali, con in palio il token WEPE: i detentori potranno condividere le strategie di investimento vincenti messe in atto e ambire a ottenere le ricompense.
Chi vuole ottenere da subito un introito passivo può sfruttare lo staking già in prevendita, con un APY attuale del 27%. Anche gli youtuber crypto si interessano al progetto: ecco l’opinione di Felice Grimaudo.