Automotive in Italia: investimenti limitati e focus sull'elettrificazione

L’industria automotive italiana sta affrontando un periodo di incertezze e sfide legate alla transizione verso una mobilità sostenibile. Un recente studio dell’Osservatorio TEA (l’osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano), presentato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha rivelato che il 48,1% delle imprese della filiera automotive non prevede investimenti significativi in nuovi prodotti o processi nel periodo 2024-2027. Questo dato evidenzia una certa stagnazione, derivante da un clima di incertezza che sta caratterizzando la transizione tecnologica dei trasporti.

In particolare, le aziende che continueranno a investire concentreranno i loro sforzi sulla mobilità elettrica, con il 31% dei partecipanti alla survey che ha dichiarato di puntare su questa area. Al contrario, solo il 20,9% investirà nelle motorizzazioni endotermiche, segnalando una crescente attenzione alla sostenibilità e all’elettrificazione del parco veicoli. Tuttavia, la ricerca ha anche messo in evidenza che il 61,6% degli investimenti complessivi sarà destinato a componenti che non sono direttamente legati al tipo di alimentazione dei veicoli.

Un aspetto interessante riguarda la concentrazione degli investimenti: il 17,9% sarà indirizzato allo sviluppo di componenti esclusivi per veicoli elettrici, mentre solo il 3,8% verrà destinato al software, uno dei principali settori che guideranno l'innovazione nei prossimi anni. In termini di impatti occupazionali, le aziende che investiranno nell’elettrificazione sono le uniche con previsioni di crescita, soprattutto nelle aree a maggior valore aggiunto come la ricerca e lo sviluppo (+5,6%) e i sistemi informatici (+8%).

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