ACAB, tutti colpevoli, tutti innocenti: la Recensione della serie Netflix

ACAB. è la serie Netflix che segue una squadra di celerini romani, tra vite private complicate e difficoltà nell’esercizio del dovere, in un mondo cinico e oscuro

Il ritratto del mondo che emerge dalla narrazione di ACAB, serie Netflix italiana tra le più attese del 2025, è certamente desolante. Le vicende della squadra di celerini – di cui scopriamo vite private e professionali tra difficoltà, contraddizioni e strenua ricerca di un significato – ci vengono raccontate con uno sguardo disincantato ma quantomeno plurale.

Lontano dall’acronimo del titolo – All Cops Are Bastards – la serie si premura di spiegarci come anche i poliziotti siano esseri umani, ovviamente, con impulsi, rancori, tentazioni e rimpianti. Questo non dovrebbe rifrangersi sul loro lavoro ma inevitabilmente lo fa e non potrebbe essere altrimenti.

Quando ciò si interseca con le situazioni nelle quali è richiesto il loro operato, spesso situazioni violente, può succedere qualcosa di molto sbagliato. A quel punto si tratta di decidere tra salvaguardia personale o onore alla divisa, ma non è così semplice perché la verità è spesso grigia e confusa; anche in caserma.

I personaggi di ACAB sono quindi esseri umani come tutti gli altri, che vagano tra le ombre del passato, ansie del presente e presagi per il futuro, cercando di trovare un senso per quello che fanno come fa anche tutta la gente che non indossa divise, elmetti e scudi anti-sommossa.

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