Università vieta nel 2025 i termini slang della Gen Z come “cringe” ed “era” [LISTA]
Queste parole “da giovani” non si potranno usare in questa università americana, e per vari motivi: per esempio, è ormai “cringe” dire cringe! Ormai un po’ tutti dicono “cringe”, e tanti sono i meno vecchi, diciamo, che utilizzano slang giovanile spesso fuori contesto o nel modo sbagliato. In altri casi, alcuni termini slang hanno stancato, […] L'articolo Università vieta nel 2025 i termini slang della Gen Z come “cringe” ed “era” [LISTA] proviene da LaScimmiaPensa.com.
Queste parole “da giovani” non si potranno usare in questa università americana, e per vari motivi: per esempio, è ormai “cringe” dire cringe!
Ormai un po’ tutti dicono “cringe”, e tanti sono i meno vecchi, diciamo, che utilizzano slang giovanile spesso fuori contesto o nel modo sbagliato. In altri casi, alcuni termini slang hanno stancato, non trovano più contesto di utilizzo appropriato o semplicemente paiono brutti da sentire oggigiorno.
Quali che siano le cause o le motivazioni, la lista delle parole vietate dalla Lake Superior State University, in Michigan, è indicativa di cosa “va” e “non va” nel linguaggio dei giovani di oggi. Si tratta di una lista che viene pubblicata ogni anno dal 1976 e per quanto non vada certo presa sul serio – nessuno viene arrestato o multato se dice una di queste parole – ci dà un’idea interessante sull’evoluzione del linguaggio di oggi.
Le parole “incriminate” sono:
- Cringe: a quanto pare, oggi il termine è talmente diffuso che è ormai “cringe” dire cringe!
- Game Changer: qualcosa che “cambia tutto”, espressione a quanto pare a sua volta utilizzata fin troppo. Se tutto cambia tutto, niente cambia niente, giusto?
- Dropped (Droppato): il vostro rapper preferito ha appena “droppato” un nuovo singolo? Non si può più dire, il termine è stato “abusato” all’eccesso…
- Era: questa parola va legata al contesto dell’iper-successo di Taylor Swift e del suo Eras Tour, in congiunzione con le ri-registrazioni dei suoi primi album negli anni ’20. Troppo hype attorno a questa cosa!
- IYKYK (If you know you know): espressione definita come melodrammatica, utilizzata specialmente dalle ragazze in chat, e che dice tutto senza dire niente;
- Skibidi: termine che, a quanto pare, definisce qualcosa di “figo, pessimo o stupido” a seconda del contesto. Buona fortuna a usarlo al momento giusto nella frase giusta!
- Sorry Not Sorry: un modo per dire “mi spiace, ma anche no” e che viene oggi considerato nocivo per una conversazione salubre, nonché una scusa per comportarsi male gli uni con gli altri;
- 100%: quando si dice che qualcosa è qualcosa “al cento per cento” difficilmente lo è, giusto? Ecco perché dire così non avrebbe più senso!
- Utilize (Utilizzare): a quanto sembra si tratta di una ridondanza inutilmente aulica: meglio dire “usare” anziché “utilizzare”;
- Period (Punto): quando dite “questa cosa è così, punto!”… bé, non si potrebbe dire!
Quanti di questi termini o espressioni “utilizzate” abitualmente, e a quali rinuncereste meno volentieri? Diteci la vostra su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp
Fonte: UNILAD
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