TON diventa la blockchain esclusiva di Telegram
Lo ha annunciato direttamente il fondatore e CEO delle celebre app di messaggistica.
Oggi, il fondatore e CEO di Telegram, Pavel Durov, ha dichiarato pubblicamente ed esplicitamente che TON sarà la blockchain partner esclusiva di Telegram.
Durov sul suo canale personale ha scritto che la decisione è stata presa insieme alla TON Foundation, e che alla luce di questa decisione TON diverrà l’infrastruttura blockchain di Telegram per tokenizzazione, pagamenti, integrazioni di mini app ed altro.
Telegram e TON
In teoria TON (The Open Network) è una blockchain indipendente e decentralizzata, il cui sviluppo è gestito dalla TON Foundation.
Tuttavia, TON inizialmente significava Telegram Open Network, e la sua blockchain nacque insieme al progetto Toncoin nel 2020.
Anzi, i legami con Telegram sono molto più stretti di quanto potrebbe sembrare ad un’analisi superficiale.
Tutto infatti nasce nel 2018 con l’ICO di Gram, lanciata proprio dalla stessa Telegram. Quella ICO però fu poi bloccata dalla SEC, nel 2019, tra l’altro quando era ancora in carica Donald Trump come presidente degli USA e Gary Gensler non era ancora stato nominato al vertice della SEC (fu nominato da Joe Biden nel 2021).
Pertanto nel 2019 il progetto crypto ufficiale di Telegram, basato sul token Gram, fu definitivamente accantonato, e dalle sue ceneri nacque il progetto Toncoin, dietro il quale non c’era più Telegram, perlomeno dal punto di vista formale.
Se Toncoin e la TON Foundation per ora vanno considerati soggetti formalmente indipendenti da Telegram, con l’annuncio di oggi il legame con l’azienda si stringe ulteriormente.
TON in Telegram
Tecnicamente, oltre ad essere un’azienda con sede a Dubai, Telegram è un’app di messaggistica che nel corso degli anni ha aggiunto numerose funzionalità.
Una di queste è il wallet crypto, ormai integrato. Un’altra sono le mini-app, ovvero dei bot interni che funzionano come delle app ma senza bisogno di installazione, e che supportano anche transazioni crypto proprio basate su TON.
Tra l’altro, l’integrazione di TON in Telegram di fatto risale solamente all’anno scorso, perchè fino al 2022 il progetto Toncoin era ancora in sviluppo, e nel 2023 vennero fatti solamente i primi tentativi di integrazione che rimasero però solamente parziali fino all’anno scorso.
Ora non solo l’integrazione è totale, dopo le decisioni del 2024, ma TON diventa addirittura la blockchain esclusiva di Telegram.
L’integrazione
A proposito della decisione annunciata oggi, Durov ha dichiarato:
“Questa standardizzazione sarà fantastica per gli utenti di Telegram, offrendo loro un’esperienza coerente e prevedibile e una migliore protezione contro le truffe. Gli sviluppatori di mini app possono consultare le Blockchain Guidelines per vedere le novità. Prevedo un’ondata di innovazione da questa forte integrazione tra Telegram e TON”.
Si tratta pertanto di una “forte integrazione”, e dell’iniziativa di escludere che altre blockchain possano diventare native su Telegram.
In realtà, il wallet crypto integrato supporta Bitcoin, ma ad esempio non supporta né Ethereum né Solana.
È possibile tuttavia immaginare che all’interno del wallet crypto integrato in Telegram prima o poi sarà possibile utilizzare anche dei wrapped token delle principali altre criptovalute, ma a questo punto sembra probabile che non verranno supportate altre blockchain.
La DeFi su TON e il prezzo di Toncoin
Dal punto di vista dell’utilizzo in ambito DeFi, la blockchain di TON non è nelle prime dieci per TVL.
Da questo punto di vista ebbe un picco l’anno scorso, al momento del lancio della DeFi su TON con le prime memecoin, quando arrivò ad avere un TVL superiore ai 700 milioni di dollari. Attualmente invece si è ridotto a 230 milioni, ed è in costante calo da ottobre dell’anno scorso.
Ad esempio Ethereum ha più di 66 miliardi di dollari di TVL, e Solana quasi 12. Avalanche ne ha 1,4 miliardi, e Polygon più di 800 milioni.
Questa dinamica ha avuto molto probabilmente anche impatto sul prezzo di mercato di Toncoin, scesa al quindicesimo posto per capitalizzazione di mercato dopo essere entrata l’anno scorso in top 10.
Dopo aver toccato un primo picco sopra i 4,4$ nel 2021, il prezzo di TON scese sotto il dollaro durante il successivo bear-market, e fino all’inizio dell’anno scorso di fatto non si era ancora ripreso.
Tuttavia con il boom della prima metà del 2024 finì per far segnare nuovi massimi storici, sopra gli 8,4$, per poi però tornare sotto i 5$.
Dopo la vittoria di Trump del 6 novembre si era riportato a 6,9$, ma solo per poi scendere di nuovo poco sopra i 5$.
Nel caso però in cui Telegram desse il via ad una nuova campagna pubblicitaria come quella di un anno fa, è possibile che il prezzo di TON torni a salire.
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