Thailandia: ETF su Bitcoin e nuove regolamentazioni sulle criptovalute
Giro di vite su Polymarket e nuove proposte per stablecoin.
La Thailandia esplora l’adozione degli ETF spot su Bitcoin e nuove regolamentazioni sulle stablecoin. Allo stesso tempo, intensifica le azioni contro le piattaforme di scommesse illegali come Polymarket, sottolineando un approccio prudente all’innovazione crypto.
Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
La SEC della Thailandia valuta l’adozione degli ETF Spot su Bitcoin
La Thailandia sta vivendo un momento cruciale per il settore delle criptovalute, con la Securities and Exchange Commission (SEC) impegnata a valutare una serie di misure innovative e regolamentazioni stringenti.
Tra i punti chiave all’ordine del giorno vi è la possibile introduzione degli ETF spot su Bitcoin nei mercati locali.
Questo passo potrebbe rappresentare un significativo progresso per l’adozione delle criptovalute nel Paese, fornendo agli investitori, sia retail che istituzionali, strumenti regolamentati per accedere al mercato del Bitcoin.
Secondo quanto dichiarato da Pornanong Budsaratragoon, segretario generale della SEC thailandese, l’introduzione degli ETF spot su Bitcoin riflette una necessità importante.
Ovvero quella di adattarsi a un panorama globale in cui le criptovalute stanno diventando una componente sempre più rilevante.
L’obiettivo è garantire agli investitori opzioni sicure e regolamentate, riducendo al minimo i rischi legati a un mercato spesso volatile.
Nonostante queste ambizioni, al momento i fondi che offrono esposizione indiretta al Bitcoin, come quello introdotto da One Asset Management nel 2024, rappresentano l’unica opzione disponibile nel paese.
Nuove possibilità per le stablecoin: favorire l’accesso ai mercati
Parallelamente, la Thailandia sta esplorando nuove possibilità per le stablecoin, proponendo che aziende con alti rating creditizi possano emettere stablecoin garantite da obbligazioni societarie.
Questo tipo di iniziative mira a favorire l’accesso ai mercati del debito, ampliando le opzioni disponibili per gli investitori.
Thaksin Shinawatra, leader del Pheu Thai Party, ha inoltre suggerito l’idea di emettere stablecoin garantite da titoli di Stato per potenziare le transazioni turistiche a Phuket.
Creando dunque una sandbox per il Bitcoin destinata a testare l’uso delle criptovalute nel settore.
Mentre queste proposte indicano un’apertura verso l’innovazione, la Thailandia sta simultaneamente affrontando con fermezza alcune problematiche legate al settore delle criptovalute.
Un esempio emblematico è il giro di vite su Polymarket, una piattaforma di previsioni basata su blockchain accusata di fornire servizi di gioco d’azzardo illegali.
La Technology Crime Suppression Division (TCSD) ha recentemente annunciato l’intenzione di bloccare l’accesso al sito, sostenendo che le transazioni anonime e transfrontaliere offerte dalla piattaforma complicano l’applicazione delle leggi.
La Thailandia si unisce così a paesi come Singapore e Taiwan, che hanno già preso misure simili contro Polymarket.
Nonostante queste restrizioni, Polymarket continua a operare a livello globale, evidenziando il complesso equilibrio tra regolamentazione e innovazione.
Nei primi quindici giorni del 2025, la piattaforma ha registrato un volume di scambi di oltre 515 milioni di dollari, con il mercato delle scommesse sul Super Bowl che ha raggiunto da solo 1,12 miliardi di dollari.
Questi numeri sottolineano la popolarità delle piattaforme di previsione, ma sollevano anche interrogativi sul loro impatto etico e legale.
L’approccio della Thailandia è vincente?
In questo contesto, la Thailandia si posiziona come un esempio di approccio bilanciato alle criptovalute. Da un lato, il paese sta cercando di sfruttare le opportunità offerte dalla blockchain per stimolare l’economia e attrarre investimenti.
Dall’altro, è determinato a prevenire abusi e attività illecite. Questo dualismo riflette un panorama globale in cui i governi stanno ancora cercando il giusto equilibrio tra incentivare l’adozione delle criptovalute e garantire un adeguato livello di protezione per gli investitori.
Il futuro delle criptovalute in Thailandia dipenderà in larga misura dalla capacità delle autorità di implementare regolamentazioni efficaci che favoriscano l’innovazione senza compromettere la sicurezza.
Con l’introduzione potenziale degli ETF spot su Bitcoin e le nuove proposte sulle stablecoin, il paese potrebbe diventare un modello per altre nazioni che cercano di navigare le sfide e le opportunità di un’economia sempre più digitale.