Smartphone a scuola: in Brasile il divieto è ufficiale a tutela dei minori

In Brasile, come nei Paesi Bassi e in Italia quest'anno, è stato vietato l'utilizzo dello smartphone a lezione.

Jan 17, 2025 - 08:18
Smartphone a scuola: in Brasile il divieto è ufficiale a tutela dei minori

Il divieto degli smartphone è un’opzione che diversi paesi stanno prendendo in esame e che qualche realtà invece ha già adottato. Soprattutto nelle scuole infatti si sta cercando di seguire una linea più restringente, come dimostra il Brasile dove gli studenti non potranno più utilizzare il telefono in classe. Tale restrizione riguarda solo ed esclusivamente le scuole secondarie e le scuole elementari, con lo scopo di proteggere e tutelare i minori. Sia il benessere fisico che quello psicologico è infatti una priorità secondo quanto detto dal presidente brasiliano Lula. Ovviamente ad essere coinvolti non sono solo gli smartphone, ma anche tutti gli altri dispositivi elettronici portatili, tra cui anche i tablet.

Addio allo smartphone a lezione in Brasile

Il ministro dell’istruzione del Brasile, Camilo Santana, ha parlato di decisione fondamentale per riuscire a tutelare la salute mentale dei giovani favorendo inoltre la concentrazione durante le lezioni. Il provvedimento è stato preso dunque per offrire a loro una sorta di pausa dai display dai quali sono presi per tutta la giornata.

Il divieto non è assoluto: i dispositivi saranno consentiti solo in casi particolari, per attività educative che ne richiedano l’utilizzo. Tuttavia, l’obiettivo è chiaro: limitare l’interferenza della tecnologia durante le lezioni, proteggendo i momenti di apprendimento e socializzazione.

Il Brasile si allinea a una tendenza globale

Il Brasile, come detto, non è la prima nazione a prendere un provvedimento del genere. Tra gli esempi, spicca quello dei Paesi Bassi, che già nel 2018 introdussero norme di questo genere. In Italia è accaduto lo stesso proprio all’inizio di quest’anno scolastico con una circolare firmata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

Valditara aveva spiegato bene il perché di quel provvedimento. A quanto pare infatti la decisione era mirata a rafforzare il ruolo degli insegnanti e promuovere una maggiore responsabilità individuale. Queste le parole emblematiche del ministro: “Non credo che si possa fare buona didattica con un cellulare”.