Secondo uno studio i governi censurano YouTube più di Google
Governi e censura online? Nel 54% dei casi riguarda YouTube: ecco una recente inchiesta realizzata da Surfshark.
Dopo i primi anni del boom di Internet, un luogo dove chiunque poteva esprimere le proprie opinioni senza alcun tipo di limite, la situazione è cambiata con il passare degli anni. I governi hanno iniziato a intervenire in modo sempre più concreto, talvolta agendo con operazioni di vera e propria censura.
Un recente studio di Surfshark, una delle VPN più diffuse al mondo, ha evidenziato come le entità governative intervengano più spesso per oscurare video YouTube rispetto a quanto avviene sui contenuti presenti in Google.
La ricerca analizza le richieste di rimozione di contenuti ricevute da Google negli ultimi 5 anni, individuando oltre 300.000 procedure avviate da tribunali, governi o agenzie statali in tutto il mondo. I risultati hanno evidenziato come, nel 54% dei casi, le richieste avevano come obiettivo proprio i contenuti su YouTube.
YouTube nel mirino della censura: ecco gli stati più attivi
Nel 31% dei casi, l’obiettivo è risultato invece proprio il suddetto motore di ricerca, con il 15% che invece riguardava altre piattaforme.
Le richieste di rimozione sembrano avere una connotazione geografica chiara. La Russia ha effettuato il maggior numero di richieste, sia su YouTube che su Google. Per quanto riguarda la piattaforma streaming video, la seconda nazione è risultata l’India, seguita dalla Turchia (rispettivamente 8.000 e 6.000 richieste). Nel contesto del motore di ricerca, spicca anche la Corea del Sud, con quasi 16.000 richieste di rimozione.
Surfshark ha voluto confermare come, in molti casi, gli interventi degli stati siano del tutto legittimi e come la ricerca potrebbe comunque non presentare un quadro completo della situazione.
Va inoltre considerato il fatto che lo studio si basa sui “pacchetti” completi di richieste. Alcuni stati effettuano interventi per singoli video, mentre altri agiscono su diversi contenuti in contemporanea. Ciò significa che, se è vero che la Russia ha effettuato più richieste in assoluto, non è detto che altri stati abbiano effettivamente rimosso più contenuti (ma con meno interventi).