Renzo Arbore a Il Cacciatore di Sogni: “Aiutare chi è meno fortunato è un arricchimento. La musica è un sollievo” (Anteprima TvBlog)

In anteprima su TvBlog, trovate le dichiarazioni di Renzo Arbore a Il Cacciatore di Sogni, il programma di Stefano Buttafuoco in onda su Rai 3 ogni domenica alle ore 13.

Jan 17, 2025 - 11:58
Renzo Arbore a Il Cacciatore di Sogni: “Aiutare chi è meno fortunato è un arricchimento. La musica è un sollievo” (Anteprima TvBlog)

Domenica 19 gennaio, su Rai 3, a partire dalle ore 13, andrà in onda la seconda puntata della nuova stagione de Il Cacciatore di Sogni, il programma dell’inclusione ideato e condotto da Stefano Buttafuoco, reduce da un ottimo esordio per quanto concerne questa quinta stagione (la prima puntata ha totalizzato 393.000 telespettatori, pari al 2.6% share, il doppio della media di fascia di Rai 3 in quell’orario).

Ospite della seconda puntata sarà Renzo Arbore, recentemente tornato in tv, insieme a Gegè Telesforo, con il suo nuovo programma dedicato alla comicità televisiva dal titolo Come Ridevamo.

Al centro della seconda puntata de Il Cacciatore di Sogni, ci sarà il sogno della Coop. Sociale Agricoltura Capodarco, che favorisce l’integrazione e l’inclusione sociale di persone fragili, attraverso la terra e l’agricoltura.

Di seguito, trovate in anteprima alcune delle dichiarazioni che Renzo Arbore ha concesso a Stefano Buttafuoco.

Il Cacciatore di Sogni, Renzo Arbore: le dichiarazioni

Commentando la storia che verrà raccontata nel corso della puntata, Renzo Arbore si è soffermato sul valore “terapeutico” della musica per le persone disabili:

La musica è stato tutto per me. Mio padre era melomane, mia mamma suonava al piano le canzoni napoletane. Ho cominciato a desiderare di suonare nella banda del paese. Dalla banda, poi, sono passato al jazz, alle canzoni popolari che non ho mai disdegnato. Tutta la vita è stata sottolineata dalla musica. E la musica mi ha insegnato tante altre cose. Guarda che la musica è un sollievo anche per tante persone disabili.

Lo showman, nel corso dell’intervista, si soffermerà anche sul ruolo della famiglia per la sua educazione, con qualche rammarico per non averne creata una:

Sono stato educato in una famiglia borghese, cattolica, con i codici della Chiesa. Oggi non si parla più di educazione. Sono stato allevato in una famiglia dove le cose più importanti erano salute ed educazione. Resta il rammarico di non essermi fatto una famiglia. Sono stato distratto dalla musica, dai viaggi, dal successo… Il successo ha bisogno di essere coltivato. Ahimè, non ho costruito una famiglia. Fortunatamente ho la famiglia ereditata, mia sorella, i miei nipoti, i parenti. Ho gli amici che sono sopravvissuti, molti li ho persi.

Parlando della sua vita, infine, Renzo Arbore rivelerà di aver conosciuto da vicino il volto della disabilità, attraverso suo cugino, Carletto, “collaboratore” di molte sue invenzioni, al quale ha regalato tanti sorrisi.

Renzo Arbore si è impegnato in tante campagne sociali, a cominciare dalla Lega del Filo d’Oro, riguardo la quale ha dichiarato:

Ho sempre sentito in cuore di ricambiare quello che mi è stato donato. Se hai la fede, questo sentimento lo avverti di più, ma anche se non ce l’hai, l’aiuto al prossimo meno fortunato è un arricchimento. Come me, molti colleghi si impegnano per la solidarietà. Il mondo dello spettacolo è generoso. Ma anche i telespettatori sono sensibili a certi spot e campagne.