NVIDIA possibilista sulla (multi) Frame Generation per schede più vecchie
Man mano che gli algoritmi AI migliorano e avanzano possono richiedere sempre meno risorse per generare le immagini, spiega NVIDIA.
La tecnologia di frame generation parte del DLSS potrebbe arrivare anche sulle schede video GeForce RTX 30 - e la Multi-Frame Generation sulle RTX 40: NVIDIA ha detto nelle scorse ore che non lo esclude, che quantomeno è un segnale migliore di quanto abbiamo visto finora. L’informazione proviene direttamente da NVIDIA stessa, nello specifico un’intervista di Digital Foundry con Brian Catanzaro, uno dei principali responsabili dell’intelligenza artificiale applicata al gaming del colosso americano.
La Frame Generation è arrivata come aggiornamento chiave del DLSS 3.0, che ha debuttato con le schede RTX 40. Il concetto è relativamente semplice - il software analizza alcuni frame consecutivi renderizzati dalla GPU e ne “immagina” uno intermedio, a tutto vantaggio del framerate. La teoria di NVIDIA è che la qualità dell’algoritmo è sufficiente per far sì che l’utente finale non si accorga della differenza - teoria che, per essere chiari, è stata sostanzialmente confermata sul campo, anche se sono emersi alcuni problemi imprevisti, in particolare in relazione alla latenza (meglio definita reattività generale del gioco ai comandi).
Il DLSS 4, uscito con le RTX 50 appena qualche giorno fa, ha introdotto la multi-Frame Generation. Invece che generare un fotogramma intermedio tra due “reali” (nel senso di: renderizzati dalla GPU vera e propria), l’algoritmo AI può crearne fino a 4. Anche questa evoluzione della tecnologia rimarrà un’esclusiva della gamma di schede con cui è uscita.
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