No agli smartphone a scuola, anche in Brasile il divieto a tutela dei minori
In Italia sono vietati da quest'anno
Il presidente brasiliano Lula ha firmato una legge che vieta agli studenti l'uso degli smartphone nelle scuole del Brasile. La misura, riportata da diverse testate internazionali, sarà operativa a febbraio. Tra un mese dunque gli studenti delle scuole elementari e secondarie del Paese sudamericano non potranno più usare lo smartphone a scuola, una scelta che il ministro dell'istruzione Camilo Santana ha definito cruciale per "tutelare la salute mentale, fisica e psicologica di bambini e adolescenti".
Non solo gli smartphone saranno banditi dalle scuole brasiliane pubbliche e private, ma anche i tablet e più in generale qualsiasi dispositivo elettronico portatile, così da concedere alle giovani menti degli studenti una pausa da schermi e input almeno nelle ore scolastiche. Il divieto sarà valido per gran parte dei ragazzi, saranno concessi solamente a coloro che ne hanno necessità ai fini didattici, vedi ad esempio gli studenti con disabilità che non possono farne a meno.
Quella del presidente Lula è di fatto un'adesione a una sorta di "movimento" che trova nuove sponde ovunque nel mondo. È in atto una tendenza globale verso questo genere di misure, a muoversi tra i primi in Europa ci sono stati i Paesi Bassi che già nel 2018 hanno scelto di vietare gli smartphone nelle scuole e di recente si è mossa anche l'Italia. Risale a luglio la circolare attraverso la quale il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha disposto il divieto dell'uso degli smartphone in classe a partire dall'anno scolastico corrente per le scuole elementari e medie.