LinkedIn sotto accusa: avrebbe usato messaggi privati per addestrare AI

Negli USA LinkedIn finisce in tribunale: ecco la pesante accusa e la risposta della piattaforma attraverso un portavoce.

Jan 23, 2025 - 15:16
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LinkedIn sotto accusa: avrebbe usato messaggi privati per addestrare AI

Una causa legale negli Stati Uniti ha portato in tribunale LinkedIn. La piattaforma di Microsoft è stata accusata di aver condiviso messaggi privati e dati degli utenti con terze parti per l’addestramento dell’Intelligenza Artificiale.

Il social focalizzato sui professionisti non ha mai nascosto l’interesse per questa nuova tecnologia, fornendo funzioni avanzate agli utenti LinkedIn Premium. Secondo l’accusa, la piattaforma avrebbe agito “silenziosamente”, inserendo una nuova impostazione sulla privacy durante lo scorso mese di agosto. Attraverso tale voce, LinkedIn sembra aver condiviso dati personali con terze parti che si occupano di alimentare AI.

Stando agli accusatori, dopo la modifica alle impostazioni, la compagnia è anche intervenuta sulla documentazione, FAQ incluse, integrando una voce che sosteneva come le informazioni degli utenti sono utilizzabili proprio per l’addestramento di modelli AI. Il tutto, omettendo che parte di quei datti era già stata utilizzata per tale scopo.

Messaggi privati per addestrare AI? Ecco come si difende LinkedIn

Gli accusatori sostengono che LinkedIn fosse pienamente consapevole di aver violato le policy stipulate con gli utenti al momento dell’apertura di un account. A tale scopo, gli avvocati chiedono di pagare 1.000 dollari di danni per ogni utente interessato dal caso.

La risposta di LinkedIn, attraverso un portavoce, non si è fatta attendere. Secondo lo stesso le affermazioni sono false e prive di fondamento, come riportato dalla BBC. Secondo quanto riportato, le modifiche incriminate alla documentazione non interessano UE, Regno Unito e Svizzera.

Va comunque detto che LinkedIn ha già affrontato delle situazioni spiacevoli lo scorso anno. In quell’occasione, la piattaforma ha dovuto risarcire più di 6,6 milioni di dollari agli inserzionisti dopo l’accusa di aver manipolato il numero di visualizzazioni degli annunci.

L’addestramento dell’AI è uno degli aspetti più controversi di questa tecnologia. Sin dal caso più clamoroso e discusso, con il New York Times che ha fatto causa a OpenAI e Microsoft, è apparso chiaro come le aziende non si facciano troppi scrupoli per alimentare i propri modelli.

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