L’exchange Gemini si espande in Europa e seleziona Malta come base MiCA

Secondo quanto riportato dalle ultime crypto news, l’exchange Gemini avrebbe scelto Malta come hub principale per conformarsi con la regolamentazione europea MiCA.

Questa decisione segue la linea strategica della società, che ha ribadito di volersi espandere nel mercato crittografico dell’EU.

A luglio dello scorso anno anche che il rivale OKX aveva deciso di appoggiarsi presso l’arcipelago di Malta in vista delle implicazione MiCA.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Gemini si trasferisce a Malta: nuovo hub di conformità MiCA

Il noto exchange di criptovalute Gemini ha appena annunciato la propria decisione di posizionare a Malta il proprio hub di conformità al MiCA.

La notizia arriva dopo che la stessa piattaforma di scambio aveva ricevuto la licenza per il servizio di asset finanziari virtuali (VFA) nel Paese a dicembre 2024.

A distanza di appena un mese Gemini decide di trasferirsi ufficialmente a Malta, sottolineando il proprio impegno nel migliorare la conformità normativa.

La società dei fratelli Winklevoss aveva ribadito in precedenza di volersi espandere nel mercato europeo, puntando prima di tutto ad un allineamento con la nuova regolamentazione in vigore nell’Unione Europea.

Gemini è già presente in oltre 30 Paesi nel continente, ma con questa mossa rafforza ancor di più la propria posizione migliorando la percezione di affidabilità del brand.

Inoltre, l’adempimento alle regole MiCA consente all’exchange di poter mirare ad una crescita sostenibile nel lungo periodo, senza il rischio di incorrere in sanzioni o imposizioni da parte dei regolatori.

Malta rappresenta il territorio perfetto dove conformarsi alle normative dell’EU, soprattutto visto il regime fiscale competitivo a vantaggio delle aziende crittografiche.

Il Paese ha accumulato anche una significativa esperienza  nella supervisione e gestione delle crypto attività, grazie alla posizione della Malta Financial Services Authority (MFSA) 

L’annuncio di Gemino fa seguito a diverse assunzioni senior in Europa, alla guida degli ambiziosi piani di crescita di Gemini. Tra questi figurano Mark Jennings, responsabile dell’Europa, Daniel Slutzkin, responsabile del Regno Unito, e Claudio Bedino, responsabile della crescita dei consumatori in Europa.

Con l’apertura dell’ufficio di Gemini a Malta, è prevista anche una fase di reclutamento per la formazione di un team locale che possa guidare le nuove operazioni.

Gemini segue le orme dell’exchange rivale OKX e sceglie la flessibilità di Malta

Gemini non è il primo exchange ad aver scelto Malta come hub operativo per la conformità con la regolamentazione MiCA.

A luglio 2024 anche il competitor OKX aveva annunciato il proprio trasferimento nel Paese in vista dei nuovi standard europei introdotti con il quadro normativo.

Anche per OKX, l’obiettivo del piano era quello di creare un ambiente regolatorio chiaro ed uniforme che potesse facilitare l’innovazione e proteggere gli investitori.

La scelta di focalizzarsi su Malta, sia per Gemini che per l’exchange rivale, risiede nei fattori della flessibilità e della fiscalità.

Malta è infatti uno degli hub europei più indulgenti, con un approccio decisamente meno severo e più vantaggioso di altre nazioni come ad esempio la Francia.

Ciò non significa che Malta opera contro gli standard normativi dell’Europa, ma piuttosto che 

la sua flessibilità consente di agire in favore delle esigenze delle aziende crypto pur rimanendo conformi al quadro MiCA. Di fatti, Malta è anche conosciuta come “Blockchain Island”, con una forte reputazione come hub per l’innovazione tecnologica a bassi oneri fiscali.

Nel corso degli ultimi anni il Paese è diventato sempre più attrattivo agli occhi di exchange e broker crittografici come Gemini che necessitano di un clima governativo crypto-friendly.

Non a caso Bybit, Kraken, Uphold, Gate.io ed eToro presentano tutti un ufficio a Malta, dal quale gestiscono le proprie operazioni europee in adempimento alle norme MiCA.

La regolamentazione MiCA potrebbe migliorare l’adozione di criptovalute in Europa

Secondo Gemini, la mancanza di chiarezza normativa rappresenta una forte barriera d’ingresso contro la crescita del settore crypto.

In base a quanto emerso nell’ultimo rapporto “State of Crypto del 2024“,  si è scoperto che il  il 38% dei  non-proprietari di criptovalute indicano l’assenza di una regolamentazione chiara e trasparenza come principale motivo che li spinge a non detenere monete digitali.

Il rapporto spiega anche come con l’arrivo del MiCA, è possibile che la domanda di token crittografici veda una forte crescita in Europa.

Gli investitori infatti, sia retail che istituzionali, necessitano di essere tutelati da un quadro regolatorio completo all’interno di un settore così ostico come quello crypto.

Ora che Gemini compie un importante passo nel percorso alla conformità, la società segna un traguardo significativo nei suoi piani di espansione.

Dopo il recente lancio di Gemini in Francia, l’annuncio di oggi rappresenta una pietra miliare per la costruzione di un ecosistema sicuro e innovativo per la propria comunità.

Nei prossimi mesi Gemini prevede di lanciare nuove funzionalità per i propri clienti, continuando la missione per potenziare la sua presenza nei Paesi EU e nel Regno Unito.

In merito al trasferimento a Malta è intervenuto Mark Jennings, responsabile europeo di Gemini, che ha affermato quanto segue: 

“MiCA è uno sviluppo normativo molto necessario per la comunità crittografica europea. La nostra decisione di stabilire Malta come nostro hub MiCA riflette il nostro impegno nel sostenere gli standard normativi, promuovere l’innovazione e plasmare il futuro delle risorse digitali in Europa. Ci auguriamo che serva da modello per la regolamentazione delle criptovalute a livello globale.”