I big di Sanremo 2025 parlano nei dettagli dei loro pezzi in gara

Nei giorni scorsi ci sono state le prime prove per i big di Sanremo 2025, che dopo aver cantato con l’orchestra si sono fermati e hanno parlato dei loro pezzi ai microfoni di Rai News. Da Giorgia e Irama a Francesco Gabbani, Elodie e Marcella Bella, quasi tutti i big di Sanremo hanno raccontato il […] L'articolo I big di Sanremo 2025 parlano nei dettagli dei loro pezzi in gara proviene da Biccy.

Jan 17, 2025 - 06:08
I big di Sanremo 2025 parlano nei dettagli dei loro pezzi in gara

Nei giorni scorsi ci sono state le prime prove per i big di Sanremo 2025, che dopo aver cantato con l’orchestra si sono fermati e hanno parlato dei loro pezzi ai microfoni di Rai News. Da Giorgia e Irama a Francesco Gabbani, Elodie e Marcella Bella, quasi tutti i big di Sanremo hanno raccontato il tema delle canzoni che hanno scelto per questo Festival (qui trovate tutti i video).

I big di Sanremo 2025 parlano dei loro brani.

Francesco Gabbani: “Sono felicissimo di tornare al Festival perché per me ovviamente, lo dico sempre, se vedete è un’isola felice per me, il Festival ha rappresentato sempre, passare al Festival ha rappresentato sempre dei momenti di svolta nel mio percorso artistico ma direi anche proprio esistenziale e quindi pensare di tornarci è una grande gioia e soprattutto farlo fra l’altro con la direzione artistica di Carlo Conti che è una persona, un direttore artistico al quale sicuramente devo molto perché sono creduto in me in tempi non sospetti e ho anche la felicità di tornarci con un brano che si intitola Viva la Vita che è proprio la canzone stessa che mi ha deciso a tornare al Festival perché è un brano che sento molto in un modo autentico e ho tutta la gioia possibile per stare sul palco e cantarla perché è un brano che tratta credo una tematica che in un modo o nell’altro a vari livelli accomuna noi tutti esseri umani cioè prova a dare una risposta alla fatidica domanda qual è il senso della nostra vita perché siamo su questo mondo in questo universo. Inevitabilmente all’interno delle mie canzoni c’è sempre un equilibrio tra diciamo…m

Giorgia: “La Cura Per Me è un viaggio interiore che si fa attraverso un sentimento profondo per un’altra persona, che quindi è responsabile di questo cammino sentimentale interiore che però richiede da parte del protagonista di questo sentimento una crescita, una trasformazione. Quando arriva una canzone che senti giusta per il Festival, te lo dice lei, io nel mio caso la riconosco giusta per me quando ho proprio voglia di cantarla, quando sento che le parole sono proprio giuste per me e che mi permettono di fare le mie cose vocali. In questo caso la canzone era proprio per un palco importante, ho sentito che la canzone meritava il palco, non io, ma la canzone sì”.

The Kolors: “Tu con chi fai l’amore è un pezzo con vari significati. Il brano è un inno a quella leggerezza che si prova nei momenti in cui guida l’istinto e non la testa e non il ragionamento. Com’è nata Tu con Chi fai l’amore? Eravamo in studio e abbiamo iniziato a suonare con qualche ricordo sempre un po’ legato alla fine degli anni 80, con un piede però nel 2024, quando abbiamo scritto, oggi è il 2025 e siamo felici di essere tra i big di Sanremo per presentare questa canzone su quel palco. Questo pezzo secondo noi è un qualcosa di diverso rispetto a quello che è stato il nostro percorso fino ad oggi.

Marcella Bella: “Questo è un pezzo importante per le donne, Pelle Diamante… attenzione non è una pelle di un amante, ma è una pelle di diamante. Di diamante perché? Perché il diamante è la pietra più dura che ci sia e quindi è più forte di tutto e la donna deve diventare così, alcune donne lo sono già, perché per difendersi, per cercare di essere anche qualche volta alla parte di alcuni uomini devono farsi una corazza, è come se fossimo con la corazza, noi donne dobbiamo essere forti, non smetterò mai di dirlo, dobbiamo essere forti. Insomma è un inno alla donna, alla donna che deve però superare certe situazioni e deve convincersi che siamo troppo forti e anche per quello che tanti uomini cercano di eliminarci, perché capiscono che siamo molto più forti di loro. Noi donne siamo più forti dei maschi”.

Elodie: “Sono tanto felice di aver scelto Dimenticarsi alle sette da proporre, credo sia il brano giusto per me adesso. Alle prov mi sono emozionata, è andata abbastanza bene. Ci sono degli accorgimenti. Il mio è un brano che amo particolarmente perché racconta due anime che ho. Io sono molto drammatica, un po’ teatrale. Quindi è un brano teatrale, ma allo stesso tempo amo la struttura musicale, la produzione, che è molto forte. Quindi sono le mie anime, sia della notte che della disperazione”.

Tony Effe: “Questa è la prima volta che canto con un’orchestra ed è stato un onore vero. Cioè nel senso… inizialmente l’atmosfera era molto insomma, mi sono sentito un po’ sotto esame, come posso dire, però l’orchestra e il maestro sono veramente dei professionisti e quasi mi sento in debito con loro, non so come dire. Damme Na Mano è per la mai città, intanto il titolo è romano. Perché è la critica che mi fanno di più i miei amici di Roma, che quando vengono a trovarmi dicono ‘ma che sei diventato milanese, ma come parli?’. Anche se io il mio accento romano lo sento. Quindi da lì è partito tutto e ci tenevo a parlare della mia città perché tutto viene da lì, la mia musica e tutto. Io vivo a Milano da un bel po’ e questa canzone è quasi una scusa verso la mia città, per averla lasciata. Dammi Una Mano è anche per mia madre che è quella che mi aiuta sempre”.

Francesca Michielin: “Anche per me tornare tra i big di Sanremo è sempre bello. Oggi mi sono messa a piangere sentendo la strumentale di Fango in paradiso. Solo con la strumentale mi sono commossa, perché poter finalmente cantare un pezzo che hai scritto e la cui orchestrazione l’hai soltanto immaginata nella tua testa, lo senti per la prima volta con l’orchestra, è una delle cose più belle di fare questo lavoro, secondo me. Il mio pezzo è una ballatona strappalacrime, di quelle che quando le ascolti ripensi anche al fidanzatino delle medie che ti lasciato con l’sms. Una ballata strappalacrime che ti prende subito”.

Noemi: “Ho anche un po’ di deficit d’ossigeno perché ci vogliono un po’ di polmoni per cantare questo pezzo che però è bello, mi dà tanta felicità, tanta emozione, tanta passione. Se Ti Innamori Muori è stata scritta da Alessandro Mahmood e Blanco e sono stati molto bravi, a me piace un sacco il pezzo. Perché sono partiti anche molto dalla mia voce, quindi hanno cercato di creare come due sarti incredibili un vestito che fosse perfetto per me e credo che ci siano riusciti, per me sì, spero che ci siano riusciti anche per voi”.

Massimo Ranieri: “Ogni volta è un’emozione nuova essere tra i big di Sanremo. È un continuo non dormire di notte, è un continuo pensare a questa canzone, ascoltarla, riascoltarla, cercare di renderla ancora più bella di quello che è, e ho capito che non ne ha bisogno perché è bellissima. È una canzone di grande impatto, di grande amore, di grande inclusione, nel senso che se hai tra le mani un cuore allora capisci. Parla di un amore finito, ed è lo stesso amore che aiuta a superare il dolore. Per cui è una canzone per tutti, è un messaggio per tutti, aiutiamoci. Quando abbiamo il cuore che sanguina, cerchiamo di stare vicino a queste persone e aiutarle a superare il momento drammatico”.

Rocco Hunt: “E’ un pezzo che a me tocca tanto, perché è la mia storia, e quindi è dura contenere l’emozione. Bisogna bilanciare un po’ emozione ed esecuzione in questo caso, perché è difficile cantare senza emozionarmi. La canzone di quest’anno ha un bellissimo testo, è un pezzo di cuore. Mio padre nella sua ignoranza musicale mi dice sempre che non è che devi scrivere una canzone per andare per forza al Festival, è la canzone che ti deve portare al festival. Quindi diciamo che ho aspettato nove lunghi anni prima di avere un messaggio importante da portare di nuovo su quel palco. È un palco che ti fa gelare le gambe, è un palco importante che dà una grande cassa di risonanza e che non avrei mai potuto varcare con una canzone banale o semplice. Quindi andare con 1000 volte ancora è stato il passo giusto perché è una canzone che parla della mia terra, del legame che c’è con la mia terra, soprattutto quando poi ti manca, ti inizia a mancare perché magari vai fuori per trovare lavoro, ed è una canzone che può rispecchiare tanti ragazzi, perché è la mia storia ma quella di anche tanti altri ragazzi”.

Bresh: “La Tana del granchio in realtà ha un posto misterioso e segreto che svela alcune cose man mano nel pezzo, quindi è difficile per me raccontarlo didascalicamente o forse non voglio neanche, non perché mi siate antipatici, ma perché voglio far maturare questa cosa”.

Olly: “Stavolta ho cercato di essere più cosciente, me la sto proprio vivendo bene. L’altra volta mi sono divertito tanto sul palco e un po’ meno fuori, ero un po’ più in paranoia. Il mio pezzo è Balorda Nostalgia, molti la collegano a Nostalgia Canaglia di Albano. Diciamo che è nata mentre ero in studio e sono orgoglioso di portare una canzone scritta da me. Il significato? Credo che il titolo sia molto esemplificativo, la nostalgia è quella che provo tutti i giorni, anche se non ho mai capito se è una nostalgia di un qualcosa di accaduto o no, un po’ da saudage brasiliana”.

Rose Villain: “In gara ritrovo il mio amico Gue. Sono felice di essere qua di nuovo, è stata un’esperienza pazzesca l’anno scorso. Il brano si intitola Fuori legge, è venuto prima di ClickBoom, l’avevo stato scritta prima, quindi ce l’ho da un pochettino, è lì. Diciamo che l’ho tirata fuori al momento giusto”.

Sarah Toscano: “Amarcord è il titolo della canzone che è ispirato chiaramente al titolo del film di Fellini. Amarcord chiaramente parla del ricordo, quindi mi ricordo e rivivo un’esperienza, un’emozione, me la rivivo tutta. Ripenso al passato e capisco alla fine, ne traggo le conclusioni, quindi capisco alla fine che deve rimanere un ricordo, e basta e che devo andare avanti”.

Achille Lauro: “Incoscienti giovani racconta di una e di tante vite. La mia canzone, Incoscienti Giovani tratta di una storia vera. Ho attinto dalle mie esperienze di vita e parla di noi, incoscienti giovani. È un brano che parla di una storia di una ragazza e comunque una storia nata ai bordi del raccordo”.

Irama: “Tornare tra i big di Sanremo è sempre un’emozione. Quest’anno canto una canzone che si chiama Lentamente, è una canzone che racconta di un amore che si distrugge lentamente da ambo e due le parti, qualcosa che si consuma, un po’ viscerale, ecco, bella cruda ma anche sentita, e poi le canzoni vanno ascoltate. È sempre difficile descrivere a parole, è un paradosso, ma è così. Sarà un brano diretto che colpisce nel segno”.

L'articolo I big di Sanremo 2025 parlano nei dettagli dei loro pezzi in gara proviene da Biccy.