Gli USA bannano TikTok? E allora tutti si riversano su RedNote: ecco cos'è

Perché tutti parlano di RedNote e cosa c'entra il ban di TikTok? Scopriamo cos'è questo social, e perché tutti vogliono conoscere la loro "spia cinese"L'articolo Gli USA bannano TikTok? E allora tutti si riversano su RedNote: ecco cos'è sembra essere il primo su Smartworld.

Jan 14, 2025 - 13:36
Gli USA bannano TikTok? E allora tutti si riversano su RedNote: ecco cos'è

Possibile che un'app con una descrizione e persino un nome in cinese sia al primo posto dell'App Store negli Stati Uniti? Sì, se si chiama RedNote (o meglio Xiaohongshu), se TikTok rischia il ban e se si ha l'opportunità finalmente di conoscere la propria "spia" cinese!

Scopriamo cos'è questo social di cui tutti parlano e perché è diventato così popolare oltreoceano. 

Su Internet avrete letto che RedNote è la versione cinese di TikTok, ma in realtà non è così. RedNote (il cui nome originale è Xiaohongshu) non è di proprietà di ByteDance, la società madre del social dei video brevi, ma di Xingin, un'azienda con sede a Shanghai.

Nondimeno, si tratta di un'app di social media molto simile, che offre tutte le funzionalità che potremmo trovare in strumenti come TikTok, appunto, o Instagram. Tanto che nel 2021 il South China Morning Post l'aveva definita la "risposta cinese a Instagram".

Su RedNote si possono pubblicare e vedere video, immagini e post sotto forma di testo, e anche trovare una serie di funzionalità legate allo shopping. 

L'app è stata infatti lanciata nel 2013 come soluzione incentrata sullo shopping, ma negli anni è cresciuta molto, non solo dal punto di vista delle funzionalità, ma anche degli utenti. Ora conta più di 300 milioni di utenti attivi mensili e nel 2024 ha superato 1 miliardo di dollari di profitto. 

Sempre l'anno scorso, è stata valutata a 17 miliardi di dollari, e i suoi investitori includono Tencent (proprietaria di WeChat e uno dei maggiori stakeholder di Fortnite), e Alibaba. 

L'interfaccia è un po' diversa da quella di TikTok in quanto presenta un layout simile a Pinterest, e all'apertura dell'app non si viene accolti subito da un video che inizia a essere riprodotto. Ci sono però molti aspetti in comune, tra cui un algoritmo che propone i contenuti che pensa piaceranno a un utente.

La particolarità dell'app è che è in cinese, persino l'icona e le scritte per la registrazione, il che potrebbe spiazzare, almeno all'inizio. Anche la maggior parte dei contenuti sono in lingua madre, in quanto i suoi utenti sono stati fino a poco fa solo cinesi. Ora però, con l'arrivo di sempre più "rifugiati da TikTok", si trovano diversi contenuti anche in inglese. Chi volesse provarla, anche in Italia, può farlo tramite i consueti pulsanti qui sotto.

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Ma perché questa esplosione? A causa del sempre più probabile ban di TikTok dagli USA.

Sicuramente avrete sentito parlare del ban di TikTok: il governo degli Stati Uniti è convinto che l'app venga utilizzata dalla Cina per spiare gli utenti americani (e potenzialmente ottenere informazioni sensibili o comunque legate alla sicurezza nazionale).

Questo timore (condiviso dall'UE) supererebbe per gravità la violazione dei diritti secondo il Primo Emendamento, caposaldo della legislazione americana. 

Per questo ha posto un ultimatum a TikTok: rescindere i legami con la proprietà, ByteDance o essere bannata dal territorio americano. La BBC riferisce che la società ha affermato che non ha nessuna intenzione di vendere la sua piattaforma, e il termine è a brevissimo.

Salvo novità, TikTok sarà rimosso da App Store e Play Store il 19 gennaio 2025. 

I nove giudici della Corte hanno ascoltato le argomentazioni orali solo venerdì scorso e una decisione dovrebbe essere presa nei prossimi giorni. Secondo Bloomberg, c'è il 20% di possibilità che la Corte Suprema posticipi l'esecuzione del disegno di legge, mentre nelle ultime ore è trapelata la notizia della possibilità addirittura di un acquisto da parte di Elon Musk (poi smentito).

Giusto come nota a margine, il presidente eletto Donald Trump è contro il ban e ha pubblicato un grafico su Truth Social in cui mostra le sue metriche di coinvolgimento su TikTok, chiedendo: "Perché dovrei voler sbarazzarmi di TikTok?".

Nel frattempo, su TikTok si è scatenata la protesta, e molti influencer hanno invitato i propri follower a riversarsi su RedNote. Invito accolto con entusiasmo, e su Internet sono esplosi i meme sulle "spie cinesi".

Gli utenti statunitensi approdati su RedNote con l'hashtag #TikTokRefugees hanno trovato un'accoglienza calorosa, e molti si chiedono perché questo livore per la Cina. 

I meme più comuni riguardano i messaggi di benvenuto del tipo "sono il tuo nuovo amico-spia cinese".

Molti utenti statunitensi pubblicano contenuti del tipo: "Lo scaricherò sul mio telefono [RedNote]. Lascierò che tracci altre app. Gli darò il permesso di vedere la mia posizione e tutti i miei contatti e poi lo lascerò lì. Lo lascerò lì come una piccola finestra attraverso la quale la mia spia cinese personale può vedere tutto quello che sto facendo".

Qui sotto potete trovare un divertentissimo meme di un utente che ne accoglie un altro "minacciandolo" di volere i suoi dati. 

Insomma, l'entusiasmo è alle stelle, ma RedNote non è al sicuro. Oltre a TikTok, il ban coinvolge anche altre app di proprietà di ByteDance, come Lemon8 (al secondo posto nell'App Store statunitense) e CapCut. 

L'azienda è nominata direttamente nella legge, ma potrebbero essere coinvolte tutte le app cinesi, in quanto la Cina potrebbe essere considerata un "avversario" e quindi le app provenienti da quel Paese vietate. 

I legislatori che hanno elaborato il disegno di legge hanno detto al Washington Post che mentre potrebbe essere utilizzato per piattaforme di social media controllate dall'estero, l'intenzione principale del divieto era quella di prendere di mira TikTok e le sue applicazioni sorelle.

RedNote non vi convince? Da noi non sembra sia imminente un ban a TikTok: ecco una serie di trucchi per usarlo al meglio!

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