E’ morto David Lynch

E’ morto David Lynch. Oggi, il mondo della cultura e dello spettacolo dice addio a una delle figure più iconiche della storia del cinema e della televisione. Il regista, sceneggiatore e produttore è scomparso all’età di 79 anni, lasciando dietro di sè opere acclamate come Velluto Blu, Mulholland Drive e la mitica I Segreti di Twin Peaks.

Lynch aveva annunciato lo scorsa estate di avere un enfisema e che non avrebbe più potuto lasciare casa per dirigere nuovi film.

David Lynch non era solo un regista; era un creatore di mondi, capace di mescolare surrealismo, horror e mistero in un’unica visione cinematografica. La sua carriera, cominciata negli anni ’70 con Eraserhead, un’opera d’avanguardia che ha subito diviso la critica, si è poi arricchita di film che hanno segnato il passaggio della cinematografia alla modernità.

La Rivoluzione di Twin Peaks

Con Twin Peaks (1990), Lynch ha radicalmente cambiato le regole della televisione ispirando generazioni di registi e sceneggiatori, contribuendo a creare una nuova era della televisione, quella delle serie complesse e “inquietanti”, che oggi vediamo proliferare. Film come Mulholland Drive (2001) sono esempio perfetto del suo approccio visionario alla narrazione.

I premi vinti

David Lynch ha vinto alcuni premi prestigiosi, tra cui la Palma d’Oro al Festival di Cannes per Cuore Selvaggio (1990) e il Premio per la Miglior Regia per Mulholland Drive (2001). Ha ricevuto anche il Golden Globe per la miglior serie televisiva con Twin Peaks (1991) e ha vinto Emmy Awards per la regia della stessa serie. Inoltre, ha conquistato il Saturn Award per la miglior regia per Mulholland Drive (2002), il David di Donatello come miglior regista straniero per Cuore Selvaggio e il Premio alla Carriera al Festival di Venezia (2019). Lynch è stato candidato a 2 premi Oscar, uno per la Miglior Sceneggiatura Originale per The Elephant Man (1981) e l’altro per la Miglior Regia per Velluto Blu (1986). Ha ricevuto nel 2019 un Oscar alla carriera. E’ stato legato sentimentalmente a Isabella Rossellini, icona del film Velluto Blu.

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