Caos treni del 2 ottobre, perché non era partito l'allarme? Le SIM erano scadute

Le centraline erano dotate di SIM scadute e quindi non potevano inviare l'allarme

Jan 17, 2025 - 10:58
Caos treni del 2 ottobre, perché non era partito l'allarme? Le SIM erano scadute

Negli ultimi tempi i treni sotto tornati sotto i riflettori per una serie di guasti e di problemi che hanno portato a disservizi molto gravi, complicando i viaggi degli italiani. Sul tema non sono mancate poi le polemiche, anche di natura politica. La scorsa settimana, per esempio, c'è stato un vero e proprio caos sul nodo mianese a causa dei cavi elettrici tranciati dal pantografo di alcuni treni, un problema che ha sostanzialmente paralizzato buona parte della circolazione.

Successivamente ci sono stati alcuni ulteriori disservizi che hanno portato il Gruppo Fs a presentare alle autorità un esposto alla luce di troppi episodi sospetti che hanno avuto ricadute sulla circolazione ferroviaria. Adesso, sul tema guasti e disservizi dei treni italiani c'è una novità interessante. Infatti, un'inchiesta di Open ha fatto maggiore luce sul caso del 2 ottobre, il famoso "incidente del chiodo".

COSA ERA SUCCESSO?

Facciamo un salto indietro e torniamo al 2 ottobre 2024 quando un cavo danneggiato dell'alimentazione elettrica aveva bloccato le stazioni ferroviarie di Termini e Tiburtina generando il caos e ritardi su ritardi, mandando in tilt la circolazione dei treni. All'inizio, la responsabilità è stata imputata ad un operaio che con un chiodo aveva sostanzialmente bucato la canalina dove passano i cavi elettrici che alimentano la stazione Termini, compresa la sala operativa. Via la corrente, sono poi intervenuti i gruppi di continuità ma al loro esaurimento, il buio e il caos.

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