Blackout – Vite Sospese 2×01 – From, ma in versione 4 Hotel
Sono passati due anni dalla fine di Blackout – Vite Sospese. Gli effetti sconvolgenti che la Fiction ha sortito con i suoi quattro appuntamenti sono stati evidenti. Da quel momento, il caos: Blanco qualche giorno dopo ha distrutto l’Ariston, un anello buttato nel fuoco ha generato la fiamma verde, Teo Mammuccari s’è spaventato quando ha… Leggi tutto »Blackout – Vite Sospese 2×01 – From, ma in versione 4 Hotel The post Blackout – Vite Sospese 2×01 – From, ma in versione 4 Hotel appeared first on Hall of Series.
Sono passati due anni dalla fine di Blackout – Vite Sospese. Gli effetti sconvolgenti che la Fiction ha sortito con i suoi quattro appuntamenti sono stati evidenti. Da quel momento, il caos: Blanco qualche giorno dopo ha distrutto l’Ariston, un anello buttato nel fuoco ha generato la fiamma verde, Teo Mammuccari s’è spaventato quando ha scoperto che nelle interviste ti intervistano veramente, Paola e Chiara sono ritornare a Paolaechiarare aprendo il varco di luce. E ancora, coppie storiche sono scoppiate, sono proliferati dissing di ogni genere e John Travolta si è messo a danzare sulle note de Il Ballo del Qua Qua. Comprendeteci dunque se siamo preoccupati adesso che Blackout – Vite Sospese 2 è tornato su Rai Uno. Perché noi altri due anni in preda ai deliri non vorremmo farceli, se tutto questo è colpa sua.
Che poi noi ci abbiamo anche provato a dimenticare. A non pensare più a quell’alce che nella prima puntata della prima stagione ha deciso di farla finita. Abbiamo anche cercato di superare il fatto che Lino Guanciale non fosse stato nascosto in uno scantinato dell’hotel in Trentino, che l’aurora boreale è davvero giunta in Italia ma noi eravamo troppo presi dai dissing vari per alzare gli occhi al cielo. Ci abbiamo provato a capire ed eventualmente giustificare. Ma alla fine non abbiamo fatto nessuna delle due cose. Capire, intanto, è impossibile. Perché che cosa sia successo nella prima stagione non è chiaro neanche all’equipe di menti che ne hanno scritto la sceneggiatura (e che ringraziamo, perché senza di voi non sapremmo di aver l’aurora boreale sopra la testa e la verità nel cuore).
Dopo di che, giustificare. No. Non vogliamo farlo. Prendiamo tutto così com’è, perché alla fine ci siamo affezionati a questa Fiction in un modo che neanche potremmo mai spiegare attraverso la volgarità della parola. Blackout – Vite Sospese ci piace così, svergognata. Senza alcuna giustificazione e con una sola certezza: ogni personaggio che incontri sta combattendo una battaglia per complottare contro l’altro, non farlo innervosire. Al massimo, fallo innamorare.
Blackout Vite Sospese 2 è tornato ufficialme te su Rai Uno. E anche quest’anno le premesse sono le stesse: accoppiarsi, sempre, in ogni dove. Alla faccia di Lino Guanciale
Ce la ricordavamo diversa la cittadina smarrita nel vuoto di From. Non ricordavamo un hotel a 5 Stelle con Barbieri finito lì per caso per giudicare un luogo da cui non potrà mai tirarsi fuori. Immaginiamo che per il servizio il Grand Hotel Resort e spa Cima Paradisi non prenderà più di 4: gradevole l’accoglienza, peccato non si possa né scendere né salire, né scendere né salire. Speriamo che Boyd possa intervenire a suo modo, provando mettere un po’ di calma lì dove si palesa oramai da due anni soltanto un forte esaurimento.
Ed esattamente come li abbiamo lasciati due anni fa che, adesso, li ritroviamo. Con un’aurora boreale giunta in Italia così, senza senso, tanto per ricordare che i fenomeni atmosferici sono attualmente più esauriti di noi, e con la radio che finalmente si collega con un soccorso interrotto da uno dei tanti personaggi, il padre della bambina che abbiamo soprannominato Mercoledì Addams, con cui Barbieri preferirebbe non condividere neanche la home dell’hotel. E come sempre, il maestro ha ragione. Sia nelle cucine di MasterChef sia negli hotel abbandonati nelle cittadine in cui From prende vita in Italia.
Ma per quanto vorremmo continuare a essere razionali, non possiamo esimerci dal commentare con quanto trionfo il buon Giovanni, ex criminale ora divenuto un uomo nuovo, torni nell’hotel come il nuovo Raymond Reddington che decide di collaborare con l’FBI. In quel caso l’obiettivo era far fuori tutti i colleghi che ostacolavano i suoi crimini, in questo è una bella bionda infermiera. La figlia di Giovanni, appena uscita dal coma e senza memoria, rappresenta pienamente noi poveri telespettatori, che dopo due anni, torniamo su questi schermi scoprendo che non è stato tutto frutto solo di un’allucinazione collettiva. Perché in questa Fiction ci sono un’infermiera, un meccanico e un carabiniere. Ci sono le più svariate professioni, ma manca l’unica che servirebbe davvero: uno psichiatra. All’occorrenza, ci va bene anche un terapeuta di coppia.
Ed è su questa scia che salutiamo la prima coppia che non è sopravvissuta alla prima puntata. Stiamo parlando di Irene e Marco che, secondo i nostri calcoli e reminescenze, avrebbero dovuto già lasciarsi otto episodi fa, quando lui pensava che fare gli occhi dolci all’ex moglie fosse un bel modo di impartire lezioni morali altrui. E invece no. Aspettiamo la prima puntata della seconda stagione, confondiamoci per un ciondolino e poi facciamo cadere giù il mondo, dato che la montagna non ci è bastata.
Mentre Mimmo Cesaroni prova a uscire dalla friendzone con ottimi risultati, Lorenzo (anche chiamato PiantaMan) – ex di Anita – prova a darsi un tono scappando dall’hotel tramite la nobile arte del parapendio, mentre intanto la madre lo raggiunge in slittino cercando di impedire tale tentativo. Un momento emozionante, questo, che ci ha ricordato per quale motivo abbiamo deciso non solo di guardare Blackout – Vite Sospese 2, ma anche di aspettarla con un certo entusiasmo. Eppure noi non possiamo che concordare con Lorenzo, con nostra sorpresa. Perché pur di tirarci fuori da quel covo di pazzi saremmo capaci di tentarle tutte.
Come degli Avengers pronti per la rivoluzione, i soccorsi arrivano nella valle accompagnati da una colonna sonora che ricorda vagamente Il Gladiatore, e con ragione. Trattandoli come gli ultimi degli str**zi, i soccorritori dicono che li stanno a farsi la guerra tra congiunti perché il terremoto ha sconvolto completamente il mondo lì fuori chiedendo talmente tanti sforzi da non permettergli di occuparsi dei dispersi. Tutto regolare. Se non fosse che i soccorritori si comportino in modo più ambiguo dei delinquenti. Praticamente Blackout – Vite Sospese 2 è diventata una puntata di OZ, ma con la stessa credibilità di Belli Dentro.
Anche in questa puntata, come nel caso delle altre trecento, non si è raggiunto dunque nessun verdetto o risoluzione. Gente in fin di vita è tornata a salvarsi grazie al lettino miracoloso, soccorritori evidentemente criminali hanno cerchiato di fregarci, ma non puoi fregare un pubblico cresciuto a pane e True Detective. Al momento dei soccorsi e della partenza, l’elicottero si è inceppato e non è partito. Ma dai, lo avevamo capito perfino prima, e figuriamoci adesso. Ma in mezzo a tutti questi tentati dubbi, ce n’è uno che non ci lascerà dormire stanotte: com’è possibile che, a distanza di una notte, la figlia di Giovanni sembra invecchiata di 30 anni, le tinte hanno cambiato colore e i bambini sono diventati adulti pronti per il pensionamento? Chiediamo aiuto. Perché noi questa stagione non possiamo affrontarla di nuovo come se fosse un’allucinazione collettiva.
Non soltanto Blackout – Vite Sospese nel mese di gennaio: è arrivata anche Mina Settembre, di cui lasciamo qui la recensione della prima puntata
The post Blackout – Vite Sospese 2×01 – From, ma in versione 4 Hotel appeared first on Hall of Series.