Biden è spaventato perché i giganti tech hanno così tanto potere
Ha ragione?
“Un’enorme concentrazione di ricchezza e potere minaccia la nostra democrazia”. Con queste parole, il presidente Joe Biden ha lanciato un monito durante il suo ultimo discorso pubblico dallo Studio Ovale, un messaggio chiaro e allarmante sui pericoli rappresentati dai giganti della tecnologia.
Biden ha espresso preoccupazione per un “complesso industriale tecnologico” in ascesa, capace di mettere a rischio i principi fondamentali della democrazia americana. Sia chiaro, ha riconosciuto il contributo rivoluzionario della tecnologia, ma ha puntato il dito contro una pericolosa concentrazione di potere nelle mani di pochi super-ricchi. Non bisogna certo essere dei geni per capire a chi si stesse riferendo.
Di sicuro Elon Musk, con il suo ruolo controverso nell’amministrazione entrante e l’enorme somma di denaro spesa per sostenere Donald Trump, è tra i principali sospettati, ma non è affatto il solo. Anche Mark Zuckerberg è finito sotto accusa per l’eliminazione del programma di fact-checking di Facebook, Instagram e Threads negli Stati Uniti, una decisione che molti interpretano come un via libera alla disinformazione.
